Drogavano il caffè che offrivano alle loro vittime per poi derubarle. I carabinieri li hanno scoperti ed arrestati anche grazie alle denunce di due anziani.
Li drogavano per poi derubarli, prendendo di mira due persone anziane. I fatti ricostruiti grazie alle denunce, sono accaduti a Vitulazio e a Sparanise. Stamattina i carabinieri della stazione di Santa Maria Capua Vetere hanno arrestato, a Conca della Campania, su richiesta della Procura di Santa Maria e per ordine del Gip del Tribunale, Francesco Iovino e Loredana Monfreda, ritenuti responsabili di due episodi di rapina aggravata in concorso, di cui una tentata, lesione personale in concorso e del reato di calunnia per la Monfreda.
I fatti di Vitulazio
I fatti accertati dai carabinieri sammaritani e da quelli di Sparanise risalgono all’agosto del 2018. Al pronto soccorso era arrivata una persona anziana in codice rosso, per sospetta assunzione di sostanze stupefacenti. L’indagine, svolta mediante acquisizione delle dichiarazioni della vittima, esecuzione del riconoscimento fotografico di entrambi gli indagati ed escussione di persone informate sui fatti, ha permesso di acquisire un solido quadro indiziario in ordine ai reati in contestazione. In particolare, è stato accertato che Iovino e Monfreda gli avevano offerto un caffè contenente sostanze narcotiche, per poi rubargli il portafogli ma senza riuscirci.
“Se lo racconti, dico che mi hai violentato”
Non contenti, i due rapinatori, il 9 ottobre scorso hanno minacciato la vittima chiamandolo al telefono. Se avesse raccontato a qualcuno quello che era accaduto, la Monfreda lo avrebbe accusato di violenza sessuale, cosa che è poi accaduto ma che è chiaramente risultato infondato e finalizzato ad alterare la realtà dei fatti.
I fatti di Sparanise
Il secondo episodio di cui gli indagati si sono resi responsabili è quello avvenuto, con le medesime modalità, ai danni di un’anziana signora di Sparanise. Il 15 settembre scorso, mentre si trovava da sola in casa, aveva visto la Manfreda introdursi furtivamente nella sua abitazione, in compagnia di Francesco Iovino. Alle rimostranze della vittima i due le avevano offerto un caffè alterato da droga. L’anziana dopo averlo bevuto aveva infatti, accusato un malore riconducibile ad uno stato di sopore transitorio da probabile inalazione di sostanza narcotica.
Scoperti grazie ai filmati
Gli accertamenti svolti dai Carabinieri della Stazione di Sparanise, condotti anche mediante l’analisi dei filmati estrapolati dal sistema di videosorveglianza installato nei pressi dell’abitazione della vittima, hanno consentito di accertare che gli indagati, approfittando dello stato di incoscienza dell’anziana, si impossessavano di una collana in oro e di una banconota da 50 euro e di un televisore.