Decò, perché prima dell’udienza cambiano le carte in tavola?

Alessandra Tommasino

La vicenda del Decò è centrale nell’inchiesta giudiziaria che ha travolto il Comune di Trentola – Ducenta.

C’è la vicenda del Decò al centro dell’inchiesta che ha condotto all’arresto del sindaco Andrea Sagliocco e del suo uomo di fiducia Saverio Griffo.

La storia del supermercato era al centro dell’attenzione ormai da diversi mesi. L’attività commerciale, ospitata dall’immobile di proprietà di Rosaria Monaco, secondo l’accusa degli inquirenti sarebbe stata ostacolata con una serie di provvedimenti con lo scopo di ottenere l’indicazione di posti di lavoro o altre utilità. Il lungo iter comincia lo scorso mese di settembre, quando Monaco adotta la segnalazione di certificazione di agibilità.

La contestazione di abusi inesistenti

La responsabile dell’area urbanistica e lavori pubblici Elena Bassolino, anche lei coinvolta nell’inchiesta, rileva la carenza di documentazione e quindi sospende l’efficacia della Sca richiedendo un’integrazione. L’integrazione viene fatta, ma all’improvviso spuntano presunti abusi edilizi segnalato dal comando di Polizia municipale ( segnalazione non riscontrata dagli inquirenti).

Il ricorso al Tar

Monaco allora propone ricorso al Tar contro il provvedimento di sospensione dalla Sca e a dicembre il Tar emette un provvedimento di sospensiva. L’udienza si sarebbe dovuta tenere il 10 gennaio 2019. E’ a questo punto che subentra Mauro Felaco, il responsabile dell’area Urbanistica che il 3 gennaio comunica il diniego definitivo dell’efficacia della Sca, arriva un nuovo ricorso di Monaco e nuova data per la trattazione, fissata dal Tar al 30 gennaio. Esattamente cinque giorni prima dell’udienza, Felaco adotta però un provvedimento con cui revoca il diniego dell’agibilità in autotutela che lui stesso aveva firmato comunicando il rilascio del certificato di agibilità a favore di Monaco.

Perché cambiano le carte in tavola?

Secondo gli inquirenti, a far cambiare le carte in tavola sarebbe stato il sopraggiungere di un accordo. In particolare il 22 gennaio, si è tenuto un incontro fra il sindaco Sagliocco, nel suo ufficio, Arcangelo Del Prete (titolare del Decò) e Nicola Monaco (padre di Rosaria) nel corso del quale i due sarebbero stati costretti ad accettare l’indicazione di persone per posti di lavoro.

” Ne usciamo scassati politicamente”

Il più accanito contro il Deco’ è l’avvocato Saverio Griffo che interviene nelle scelte del dirigente Felaco, pur non ricoprendo alcun ruolo in Comune e che sprona il sindaco Sagliocco ad andare avanti fino alla fine per ” non uscirne scassati politicamente“.

 

 

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