Decadenza di due consiglieri a Villa Literno: è battaglia legale

E’ polemica per il voto di decadenza di due consiglieri di Villa Literno. Ufficialmente si voterà mercoledì, ma il gruppo di maggioranza guidato dal sindaco Nicola Tamburrino sembra già orientato a votare compatto. Il provvedimento di uscita dal consiglio comunale toccherà due consiglieri di minoranza: Giuseppe Ucciero (gruppo autonomo) e Vincenzo Della Corte del gruppo Noi Liternesi.

Battaglia legale

Secondo il regolamento comunale si può procedere alla decadenza di un consigliere, quando ha collezionato tre assenze consecutive alle riunioni di consiglio comunale. Su questo punto Della Corte è pronto a dare battaglia legale, poiché secondo il gruppo Noi Liternesi l’assenza sarebbe un vero e proprio atto politico. La mancata partecipazione è dettata dal fatto che i consigli comunali vengono svolti principalmente in orario mattutino, mettendo a rischio “la partecipazione di cittadini e consiglieri”. Proprio per protestare contro queste convocazioni il gruppo di opposizione Noi Liternesi, ha messo agli atti dei documenti in cui chiariscono il perché hanno deciso di non partecipare alla riunione d’assise. Questo sarebbe a tutti gli effetti una volontà politica e non una negligenza da parte del consigliere, che su queste basi vuole puntare il suo ricorso. Le azioni legali potrebbero partire già in questi giorni, così da congelare la decisione del consiglio sulla decadenza ed attendere il pronunciamento del tribunale. Inoltre una delle assenze è ‘giustificata’ dal fatto che Della Corte, aveva ricevuto una convocazione da parte del prefetto di Caserta, per discutere del bilancio 2016-2018 del paese dell’agro aversano. “Ci sono problematiche più importanti che affliggono la nostra comunità a cui pensare. Acqua potabile, strade distrutte, Pua bloccati, scuole al freddo, villa comunale chiusa e stagnazione economica” dice Antonio Ucciero del gruppo Noi Liternesi. Lo stesso gruppo che sottolinea anche come il regolamento di decadenza non sia stato fatto rispettare “per i consiglieri di maggioranza che hanno collezionato le tre assenze consecutive”.

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