Crisi autobus turistici: “Dimenticati da tutti, siamo in ginocchio”

La crisi degli autobus turistici è profonda, il coronavirus ha colpito un settore che mette a rischio quasi 25 mila posti di lavoro.

“Siamo stati dimenticati da tutti, si parla di qualsiasi settore tranne che del nostro” sono le parole di Salvatore Sabatino presidente del gruppo ‘Artisti del volante’ che racchiude decine di operatori del settore dei bus turistici. Un’azienda che conta circa 6mila imprese in Italia e che ha un grande riscontro anche in provincia di Caserta. Il settore, come tutti in questo momento, è stato messo in ginocchio dall’emergenza sanitaria Covid 19.

Fino ad ora sono state date indicazioni su tutti i fronti, ma il settore sembra sia stato quasi dimenticato nonostante in Italia ci siano circa 200 bus che viaggiano sulle strade, per un fatturato di circa 2,5 miliardi. Soldi che servono per fa girare l’economia e per mantenere intere famiglie, anche quelle dei 50 operatori che fanno parte del gruppo Aristi del Volante. Persone che in questo momento non hanno alcuna sicurezza, dato che per la fase 2 si parla ancora di distanziamento sociale. Ma a rischio non ci sono solo gli autisti oppure i proprietari delle aziende di trasporto, ma anche tutto l’indotto come le guide turistiche, officine di carrrozeria, distributori di carburanti, gommisti e tanti altri.

“Purtroppo la crisi sanitaria ci ha imposto un blocco, noi siamo stati i primi a fermarci e molto probabilmente saremo gli ultimi a partire” fa sapere il presidente Sabatino che aggiunge: “Ci sono centinaia di posti di lavoro a rischio, eppure nessuno si rende conto di quello che sta accadendo nel nostro settore. Quasi veniamo ignorati, servono delle decisioni e bisogna fare in fretta, per non far collassare un settore che anche in Campania produce ricchezza e beneficio. Il nostro obiettivo – conclude – è quello di salvare posti di lavoro ed aziende”.

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