Criminalità, nel 2023 le denunce hanno superato il picco del 2019

Dati alla mano, i reati denunciati nel 2023 sono stati 2,34 milioni, pari all’1,7% in più rispetto al pre Covid, in aumento del 3,8% sul 2022

Il dato è preoccupante e non va sottovalutato: nel 2023 le denunce hanno superato il picco del 2019. Quindi, come riporta il Sole 24 Ore del Lunedì (statistiche fornite in esclusiva, sono del dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno), i reati in Italia tornano a salire ed è la prima volta che accade dal 2013, tralasciando gli anni della pandemia durante i quali anche la criminalità ha registrato una brusca frenata. Dati alla mano, i reati denunciati nel 2023 sono stati 2,34 milioni, pari all’1,7% in più rispetto al pre Covid, in aumento del 3,8% sul 2022.

Topi di appartamento
Topi di appartamento | pixabay @Morgengry

Se si deve fare una mappatura del fenomeno, si vede che meno di una denuncia su tre (il 30%) nel 2023 è stata depositata nei capoluoghi delle 14 città metropolitane. Più nel dettaglio il 15% dei reati viene rilevato all’interno dei municipi di Milano e Roma. Quindi, la concentrazione della delittuosità spinge i due centri metropolitani ai primi posti dell’Indice della criminalità del Sole 24 Ore, ordinato in base al numero di denunce ogni 100mila abitanti: Milano si conferma il territorio con più denunce (7.093 ogni 100mila abitanti), seguita dalla Capitale che balza dal terzo al secondo posto con un incremento dell’11% su base annua (6.071 denunce ogni 100mila abitanti).

La classifica

Dopo Milano e Roma, ci sono Firenze (3°), Rimini (4°), Torino (5°), Bologna (6°), Prato (7°), Imperia (8°), Venezia (9°) e Livorno (10ª). Napoli è 12°. Per quanto riguarda il capoluogo lombardo, è prima per numero di furti denunciati in rapporto alla popolazione. Ma è anche seconda per rapine, terza per violenze sessuali e quinta per reati connessi agli stupefacenti. Sempre dando uno sguardo ai numeri, i reati denunciati nell’area metropolitana sono in lieve aumento: +4,9% rispetto al pre Covid. È Roma ad aver avuto un aumento considerevole: +11% anno su anno, +16,7% rispetto al 2019. Nella Capitale è in aumento la criminalità predatoria e i fenomeni correlati al degrado urbano.

C’è da dire che l’aumento delle rapine pesa su molte grandi città. Firenze diventa maglia nera per denunce di rapina (136 ogni mille abitanti): quelle in pubblica via – 1.034 episodi nel 2023 – sono cresciute del 56% solo nell’ultimo anno. Tra le province con la più elevata incidenza di denunce depositate nel comune capoluogo rispetto all’area extra urbana spiccano Trieste (87%), Prato (83%), Genova (81%) e Roma (80%).

I trend nazionali

Sempre come riporta Il Sole 24 Ore gli esperti concordano sul fatto che non c’è alcun allarme sociale. “L’aumento che si rileva nel breve e medio periodo – ha detto Marco Dugato, ricercatore dell’osservatorio Transcrime dell’Università Cattolica di Milano – va comunque monitorato, in particolare per alcune tipologie di reato”.

Secondo loro il dato 2023 va messo in prospettiva: se si prende in esame la serie storica degli ultimi trent’anni, tralasciando la pandemia, il trend delle denunce aveva toccato il suo punto più basso nel 2019; i valori, in pratica, si stanno riassestando sui livelli del 2016-2018 che, se comparati a quelli di dieci o di vent’anni fa, risultano comunque ancora in netto calo (-17% rispetto al 2014). Secondo gli esperti non esiste alcuna emergenza criminalità. Certo, è vero, che questo trend in aumento deve assolutamente essere preso in considerazione e monitorato.

La criminalità: le tipologie

Sono diverse le denunce: “Contribuisconoha aggiunto Dugato sempre al Sole 24 Orele sempre più numerose truffe e frodi informatiche che hanno preso il posto della criminalità predatoria su strada. Più si diffondono le tecnologie informatiche, più opportunità criminali ci sono nel web. Dall’altro lato, però, risultano in forte aumento anche alcuni fenomeni più tradizionali e tipicamente aggressivi, come rapine e percosse”. Nel 2023, ad esempio, sono state denunciate 302mila truffe informatiche (+10,3% sul 2022, +42% rispetto al pre Covid), con una piccola battuta d’arresto dei delitti informatici (30mila denunce, -12% sul 2022, comunque in netto aumento sul 2019). A crescere sono poi i reati violenti tra cui le rapine in pubblica via (16.561 episodi nel 2023, in crescita del 9,5% sul 2022, del 24,5% sul 2019) e le percosse (16.645 denunce, +3,1% su base annua e +15,6% sul 2019).

Truffe informatiche
Truffe informatiche | pixabay @TheDigitalWay

Per alcune tipologie di reato è cresciuta la sensibilità nell’opinione pubblica: sono aumentate le denunce per estorsione (+27% sul 2019), alla luce di una maggiore propensione alla denuncia che fa emergere un fenomeno spesso sommerso; incremento simile (+27,6% sul 2019) per le violenze sessuali, in lieve calo nel 2023. Risalgono anche le denunce per spaccio (+5% nel 2023, +1,9% nei primi sei mesi 2024). Altro dato molto triste è l’aumento delle morti sul lavoro: 58 omicidi colposi da incidente sul lavoro nel 2023, quattro in più rispetto al 2022.

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