Covid, Protezione Civile Campania: “I posti letto non mancano, servono medici”

Posti letto bastano ma resta criticità sul personale, mancano medici e turni massacranti per quelli che sono già in servizio.

“In questo momento non c’è bisogno di ospedali da campo, se dovesse emergere questa eventualità siamo pronti a valutare il da farsi”. Italo Giulivo, direttore generale della protezione civile della Campania e coordinatore dell’Unità di Crisi regionale contro il covid19, fa il punto sulle tende dell’esercito nella Regione, mentre la Croce Rossa allestisce la tenda al servizio del pronto soccorso del Cardarelli per alleggerire la pressione nelle sale interne.
“Al pronto soccorso – spiega Giulivo – non si rifiuta mai nessuno e quindi se arrivano tante persone in qualche modo devono essere assistite, per questo creiamo oggi uno spazio per dare maggiore dignità sia agli assistiti sia agli operatori. In questa fase allestiamo sei tende che possono ospitare 20-25 letti ognuna, quindi in totale, con tutte le tende, avremo 150-160 posti letto aggiuntivi circa per decongestionare i pronto soccorso. Sui posti letto la preoccupazione c’è sempre, ma non è solo nostra, è di tutto il mondo. Noi stiamo lavorando a creare sempre maggiore capacità ricettiva ma in questo momento la disponibilità è assolutamente soddisfacente rispetto a quello che serve. Non sappiamo come evolverà il virus e speriamo che il comportamento anche consapevole delle persone possa diminuire la pressione sul sistema sanitario che oggi si registra e può far cambiare la strategia da mettere in campo”. Sulla carenza di medici, Giulivo è netto: “Il presidente della Regione – spiega – ha chiesto supporto alla protezione civile nazionale per 600 medici e 800 infermieri, ad oggi sono arrivati 50 medici e 100 infermieri e alcuni hanno già preso servizio in questi giorni. Rappresentano una boccata d’ossigeno rispetto alla necessità ma restano da fare ulteriori sforzi per reperire queste figure professionali, come stanno facendo tutte le asl e gli ospedali cercando di scorrere graduatorie e assumere tutto quello che esiste sul mercato rispetto a queste categorie. I medici che ci sono stanno facendo un lavoro eroico, non badano a turni, perchè c’è una criticità storica sul tema”.

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