Covid 19: è in quarantena ma dall’Asl le dicono di uscire. Sistema in tilt

Covid 19, il contagio si diffonde a macchia d’olio mentre il sistema sanitario è in tilt.

E’ in quarantena perchè un familiare è positivo al Covid 19 e perchè presenta sintomi spia ma dall’Asl le dicono che per fare il tampone deve recarsi di persona negli uffici di Aversa. Non è bastato far presente la condizione familiare, la febbre e altri disturbi. “Ci dispiace, ma non abbiamo personale da mandarle a casa per fare il tampone”, la risposta ascoltata dalla donna da parte dell’Azienda Sanitaria. E’ accaduto nell’agroaversano ed è solo uno dei tanti casi che dimostrano quanto e come il sistema sanitario regionale sia andato in tilt. Il tracciamento dei contagi avviene solo per vie eccezionali e passano molti giorni dalla richiesta del tampone alla verifica dei sintomi. Intanto i numeri dei contagiati crescono come lievito madre ed il governatore della Campania, Vincenzo De Luca pensa ad un lockdown regionale. “Procederemo nella direzione della chiusura di tutto, per i dati dei contagi che abbiamo non basta l’ordinanza che entra in vigore oggi. Dobbiamo chiudere tutto e dobbiamo decidere oggi, non domani. Siamo ad un passo dalla tragedia”. Le parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca preoccupano cittadini ed intere categorie di lavoratori.

Il clima di terrorismo generato non cancella via però le lamentele dirette al Governatore e a chi avrebbe dovuto trovare una soluzione all’emergenza della seconda impennata, già nei mesi scorsi. Gli scienziati avevano avvertito sulle possibili condizioni attuali, eppure molto poco si è fatto. La chiusura se abbasserà la linea di contagio non nasconderà l’inefficienza del sistema . L’onda d’urto per quel che riguarda i posti letto e le terapie intensive, si preannuncia molto grave. I numeri comunicati, secondo alcune indiscrezioni, sono solo una parte di quella che è invece la realtà dei fatti.

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