Alcune interessanti ricerche mettono in luce il reale effetto che ha il nostro corpo dopo l’assunzione giornaliera di alcol.
Alzino le mani tutti i veterani del bicchiere serale che, leggendo il titolo, hanno pensato a conseguenze drammatiche a lungo termine. Partiamo dal presupposto che questo in parte è vero, ma ad oggi non ci focalizzeremo sulle dipendenze, bensì sul consumo moderato delle bevande alcoliche.
Entrando nel dettaglio, trattiamo il consumo di vino – quel bicchiere al giorno che molte persone si concedono per una pausa rigenerante o una cena rilassante. Diversi studi in materia hanno dimostrato come un bicchiere (o due) di vino al giorno possono davvero apportare benefici per la nostra salute; tuttavia, l’eccesso, può invece causare l’effetto contrario. Dunque non si tratta solo della frequenza, ma anche di quantità.
Oltre a questo, bere vino può avere conseguenze anche sulla sfera intima, nonché su fastidi come mal di testa e altri fattori correlati. A tal proposito, chiunque non riesce proprio a rinunciare ad una delle bevande più popolari del mondo, può scoprire che dietro a quel bicchiere si nascondono tanti benefici, nonché limiti da rispettare per la salute del nostro organismo.
Partiamo dalle notizie positive. Il vino, in particolare quello rosso, contiene resveratrolo, che non solo è un antiossidante ma è anche un vasodilatatore. Uno dei suoi potenziali sarebbe quello di fare allargare i vasi sanguigni, così che il sangue può avere più spazio per fluire. Il risultato? Un abbassamento del rischio rischio di infarto o ictus.
Inoltre, tale sostanza può contribuire ad abbassare l’LDL e aumentare il colesterolo buono. Tuttavia, c’è un’altra faccia della medaglia: la pressione sanguigna potrebbe peggiorare se si beve troppo, (e troppo spesso). Un consumo eccessivo può infatti portare ad un aumento della stessa.
D’altro canto (sempre parlando di consumo moderato), i composti polifenolici contenuti nel vino rosso possono migliorare la sensibilità all’insulina. E non solo: secondo uno studio del 2012, nutrono effettivamente i batteri nel nostro intestino, funzionando come prebiotico. Ma non solo. grazie al resveratrolo, il vino rosso potrebbe aiutare a prevenire i comuni problemi agli occhi legati all’età, come cataratta e glaucoma.
Inoltre, sembra che il vino abbia anche un collegamento in camera da letto. Uno studio del 2016 ha rilevato che i flavonoidi, presenti in grandi quantità nel vino rosso, aiutano a ridurre la disfunzione erettile negli uomini sotto i 70 anni. I flavonoidi, infatti, migliorano la circolazione sanguigna, essenziale per una buona funzione erettile.
Per il gentil sesso, un altro studio del 2009 ha scoperto che le donne che bevevano un bicchiere di vino rosso al giorno riportavano una maggiore soddisfazione nella sfera intima. Questo potrebbe essere dovuto al rilassamento e alla riduzione dello stress che il vino rosso può favorire.
E quando si presenta il noto ‘mal di testa’? Questo sintomo è in realtà piuttosto comune. In questo caso si può dare la colpa ai solfiti, i composti usati nel vino come conservanti. Insomma, sembra che bere qualche bicchiere di vino rosso – di qualità – non faccia male, anzi. Tutto questo (è giusto ribadirlo) con moderazione.
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