Cosa rischia il dipendente se non invia il certificato telematico di malattia? Non solo sanzioni

Occhio a non tralasciare questo dettaglio. Ecco che cosa rischia il dipendente se non invia il certificato di malattia al lavoro.

Può capitare di doversi assentare dal lavoro a causa di problemi di salute, anche passeggeri e non gravi. Pensiamo, ad esempio, alla stagione dell’influenza o ad una possibile intossicazione alimentare. Tuttavia, in caso di lavoro subordinato, il dipendente deve fare attenzione a ciò che prevede la legge, in modo da non incorrere in sanzioni.

Cosa rischia il dipendente se non invia il certificato telematico di malattia
Attenzione al certificato medico telematico -ireporters.it

Anche in caso di malanno, infatti, dovrà presentare della documentazione: al contrario, potrebbe andare in contro a conseguenze spiacevoli. Ecco quindi che cosa rischia il dipendente se non invia il certificato telematico di malattia.

L’importanza del certificato medico

Il lavoratore dipendente può contare su innumerevoli diritti, come appunto il poter assentarsi dal lavoro per giustificato motivo e per malattia, senza perdere lo stipendio o addirittura il proprio posto di lavoro. Tuttavia, sono previsti anche degli importanti obblighi che il dipendente deve assolutamente rispettare, in modo da evitare una sanzione disciplinare o addirittura il licenziamento dal proprio posto di lavoro. Vediamo quindi che cosa rischia un dipendente se non invia il certificato telematico di malattia.

L'importanza del certificato medico
Quali sono i rischi se non lo comunichi al datore di lavoro -ireporters.it

Il lavoratore deve assolvere all’obbligo della comunicazione di una malattia, il quale deve essere rispettato in due fasi. In una prima fase la comunicazione deve essere data non appena la malattia si presenta, tanto da non poter andare al lavoro. Questo passaggio deve essere eseguito prima di presentarsi dal medico per il rilascio del certificato. L’importante, quindi, è quella di non assentarsi dal luogo di lavoro senza avvisare.

In una seconda fase, il lavoratore dovrà recarsi dal medico ed effettuare una visita. A questo punto il professionista riconoscerà alcuni giorni di malattia che autorizzeranno il lavoratore a sospendere la propria attività lavorativa. I giorni di malattia saranno quindi indicati sul certificato medico, il quale sarà inviato direttamente all’Inps e al proprio datore di lavoro.

Nel caso in cui il lavoratore dovesse assentarsi dal lavoro, senza poi presentare il certificato medico, rischia delle conseguenze disciplinari. In questo caso l’assenza sarà, infatti, giudicata come ingiustificata e, se protratta per più di 3 giorni consecutivi, potrebbe portare al licenziamento del lavoratore. Inoltre, senza il certificato medico è impossibile per il datore di lavoro venire a conoscenza della malattia del lavoratore. A causa di questa mancanza il lavoratore non percepirà alcuna indennità e, dunque, non avrà lo stipendio e la contribuzione figurativa.

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