Corruzione a San Marcellino, arrestato manager ed ex consigliere Anas

Corruzione, bancarotta e riciclaggio: arrestato manager con interessi a San Marcellino. Ordinanza di custodia per 10 persone

Un ex consigliere dell’Anas, per molto tempo vicino ad esponenti politici del centrodestra, con residenza a Frosinone e attività un po’ in tutta Italia, è stato arrestato per corruzione. Si tratta di di Giovan Battista Papello, 64 anni, ex capo di gabinetto di Altero Matteoli e collaboratore di diversi parlamentari. E’ finito in carcere in seguito all`inchiesta del Nucleo speciale anticorruzione della Guardia di Finanza, coordinata dai procuratori aggiunti Paolo Ielo e Rodolfo Sabelli. Al manager si contestano ipotesi di corruzione e di bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale.

Corruzione a San Marcellino

Papello si incrocia con il comune di San Marcellino perché avrebbe corrotto l’ex consigliere comunale Michele Conte per il tramite dell’imprenditore di San Cipriano d’Aversa, Emilio Di Sarno. “Nella vicenda relativa all’appalto stipulato con il comune di San Marcellino (in provincia di Caserta) – scrive il gip – Papello anziché addivenire ad una soluzione concordata con i legali della controparte si adopera tramite intermediari a corrompere un pubblico ufficiale e allo stesso modo si comporta nella seconda vicenda, ove per bloccare il pagamento di un assegno, si rivolge tramite un intermediario ad un maresciallo dei Carabinieri compiacente che acconsente dietro elargizione di una somma di denaro, a redigere una falsa denuncia di smarrimento dell’assegno”.

Nell’ordinanza di applicazione della misura di custodia cautelare, firmata dal gip Daniela Caramico D’Auria, si legge: “Si può sicuramente affermare, la sussistenza di un elevato rischio di recidiva nei confronti dell’indagato papello Giovan Battista Papello, il quale si è reso responsabile di una pluralità di condotte delittuose tutt’altro che occasionali, poste in essere senza soluzione di continuità, per un considerevole intervallo di tempo (almeno dal 2016 sino al 2018), ed espressive della spregiudicatezza e pericolosità dell’indagato. Come si è visto, egli manifestando una totale indifferenza all’osservanza delle regole, risponde di due episodi di corruzione del reato di bancarotta fraudolenta”. Oltre a Papello è finito in carcere anche un suo presunto collaboratore. Nei confronti di altre 8 persone sono stati disposti gli arresti domiciliari. Nel complesso sono indagate una ventina di persone.

 

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