Coronavirus: pazienti psichiatrici Napoli aiutano i poveri con ‘Psicopacco al centro storico’

Pazienti psichiatrici Napoli preparano e consegnano pacchi sostegno a chi problemi economici

C’è sempre qualcuno più ultimo di te. Lo hanno pensato – aiutati dagli operatori del centro che frequentano – i pazienti psichiatrici che a Napoli, all’interno dell’Unita’ Operativa 24/73/31 dell’Asl Napoli 1 Centro, preparano e partecipano alla consegna a domicilio di pacchi di generi alimentari, in questi giorni di emergenza da Covid-19, ad altrettanti pazienti, in grave difficoltà economica e alle loro famiglie. Per dare un tocco di ironia alla loro iniziativa l’hanno denominata “Psicopacco al centro storico”.

Gli operatori psichiatrici ritengono che “mai come in questo momento di prima vera crisi sanitaria globale, chi è portatore di un dolore mentale sembra ancora più invisibile di prima. Ma il quadro è mutato: i nostri pazienti si sentono uniti ai loro concittadini angosciati dal virus, come loro afflitti da una ansia pervasiva e a volte incoercibile, nonostante stiano accumulando un carico pesante di rifiuto e sofferenza”.

Quando l’emergenza sarà finita, sottolineano i sanitari “bisognerà affrontare finalmente le intollerabili iniquità che affliggono i pazienti psichiatrici, in misura maggiore di qualsiasi altro cittadino afflitto da un problema di salute. Per questo chiediamo a chiunque un aiuto per i nostri utenti che hanno problemi a mantenere la loro dignità personale e sociale.” Chi volesse contribuire economicamente o in altro modo può telefonare allo 081/2547062 oppure allo 081/2542464. I destinatari dei pacchi con generi alimentari sono, come detto, utenti psichiatrici in difficoltà economica, ovvero quelli che più facilmente si ammalano perché – come spiegano gli operatori dell’Unita’Operativa 24/73/31 dell’Asl Napoli 1 Centro – “poco curati dal servizio sanitario, più colpiti da insufficienza respiratoria perché tutti fumatori, e più bisognosi di contatti umani”. E tutto, dalla preparazione dei pacchi alla consegna, tengono a sottolineare, “avviene nel rispetto delle norme e delle misure restrittive imposte dai decreti”.

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