Coronavirus, oltre 600 richieste buoni spesa. Il sindaco: “Gente in difficoltà, la festa in secondo momento”

Chiuso il termine per chiedere sovvenzioni economiche, a San Cipriano D’Aversa parte la verifica dati. Per il sindaco Caterino è il momento di fronteggiare il disagio e non della festa”

E’ l’ultimo giorno per chiedere la concessione dei buoni spesa e a San Cipriano D’Aversa nel Casertano, su 13 mila abitanti si contano oltre 600 istanze. Saranno fatte delle verifiche per evitare che l’aiuto economico sia destinato a chi in realtà non lo merita. “Viviamo un serio momento di difficoltà e abbiamo l’obbligo di non lasciare nessuno indietro, sarebbe una nostra grave responsabilità”, ha commentato il sindaco Vincenzo Caterino che ha aggiunto: “Seguo molto da vicino il disagio dei miei concittadini e sono convinto che adesso è il momento di rispondere alle indigenze. La festa arriverà poi in un secondo tempo. C’è gente che vive nell’assoluta incertezza e non sono le uova di Pasqua o qualsiasi altra cosa del genere ad alleviare la sofferenza”. “Fino a quando non impareremo – ha continuato- che è necessario fare quel che si deve e non per visibilità politica, il nostro territorio avrà meno chance di farcela”. “Chiaramente – ha poi detto- ognuno fa quello che ritiene più giusto, personalmente ritengo sia fondamentale che la mia comunità abbia mezzi e strumenti per ripartire”.

Dolci a domicilio non concessi

In altri paesi, sono state fatte scelte diverse. A Casapesenna, il sindaco e l’amministrazione hanno fatto arrivare dei dolci a domicilio, realizzati da una pasticceria del posto. A Santa Maria La Fossa sono arrivate le pizze. Ad Orta di Atella, sono stati distribuiti vassoi di dolci. Altri dolci, per iniziativa di un privato e senza alcuna pubblicità né messaggio di accompagnamento degli amministratori, sono stati regalati anche a Casal di Principe. Ebbene, secondo il Decreto regionale, non è possibile farlo. Al di là delle valutazioni, più o meno condivisibili non è concesso e questo va rispettato. Restano le buone intenzioni ma quel che è fondamentale, in questo momento, è la sicurezza così come evidenziano tutti i provvedimenti regionali e del Governo, per il contenimento Covid 19. Pizze, dolci pasquali e babà artigianali, per ora devono restare un ricordo. Tina Cioffo

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