Coronavirus e Autismo: difficile far capire la quarantena a chi ne è affetto

Non è facile spiegare alle persone autistiche cosa è la quarantena e cosa è il Coronavirus. I genitori sono preoccupati. Da Casal di Principe, La Forza del Silenzio lancia allarme. La madre di Andrea, fa un appello.

Come si fa a spiegare la quarantena ad un bambino o ragazzo autistico? A volte è complicato ma in alcuni casi, più seri, è praticamente impossibile. Dopo un mese di restrizioni e di sospensione delle terapie, c’è allarme fra i genitori e gli operatori. Da Casal di Principe, Enzo Abate presidente dell’associazione La Forza del Silenzio in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza ha deciso di presentare il problema attraverso i social. Abate è padre di due ragazzi autistici, Maurizio e Gennaro, di 23 anni ed in video indossa una felpa blu con il disegno di un supereroe che sconfigge il virus. Non un disegno qualsiasi ma il disegno di Mattia, un bambino autistico al quale è stato spiegato che bisogna stare a casa fino a che il virus non sarà sconfitto. E allora Mattia ha chiesto aiuto ad un supereroe per cacciare via questo mostro che gli impedisce di uscire.

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Pubblicato da La Forza Del Silenzio su Giovedì 2 aprile 2020

Di autismo non si muore, di Covid 19 si

“Ai genitori dei nostri ragazzi abbiamo spiegato che di autismo non si muore, di Covid 19 invece si. Non è facile accettare la diagnosi che ti stravolge la vita, l’autismo – confessa Abate- è una tragedia per le famiglie, oggi e ancora più domani perché sarà sempre più diffuso e dilagante, spero che i nostri cari governatori se ne rendano presto”. “Hanno provato in tanti a definirlo, io posso solo dire cosa è il mio autismo con i miei due figli, gemelli, di 23 anni affetti. Vi posso assicurare che non è una passeggiata, anzi mia moglie Antonella neppure ricorda più cosa sia passeggiare. E’ sì un disturbo del comportamento ma non secondo le etichette e le norme convenzionali. I miei figli non hanno attivo alcun canale di comunicazione ed è difficilissimo restare sempre in guardia e continuare a combattere tenendo alta guardia”.

Autismo e Covid 19

La Forza del silenzio ha osservato con attenzione fin dall’inizio le misure restrittive “tant’è che – spiega il presidente- abbiamo interrotto le nostre terapie perchè neppure voglio immaginare quale sarebbero le conseguenze se una persona autistica venisse contagiata dal Covid 19”. La situazione è di però complicata con i soggetti normotipi, figuriamoci con un autistico. “Oggi però, i nostri figli non ce la fanno più a stare in quarantena e pur rispettando le misure di contenimento, dobbiamo cominciare a pensare a delle alternative valide e sicure”, dice Abate che ipotizza intorno al 7 aprile di ricominciare con i trattamenti da remoto, poi con la terapia uno ad uno e poi, rispettando le distanze di sicurezza nel mezzo di trasporto, ad un paio di ore di aria per i ragazzi più grandi.

Mamma di Andrea: “Nostri figli senza parafulmini”

Il timore è la regressione ed il rischio alto di perdere tutte le conquiste faticosamente fatte con il lavoro eccezionale degli operatori e dei piani terapeutici. La mamma di Andrea, bambino autistico del Napoletano ha paura ma on si è persa d’animo e ha scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Ancora una volta sono i più deboli a pagare. Come Andrea, tutti i bambini disabili stanno regredendo, si vanificando gli sforzi e i risultati conseguiti finora. Con tanto sacrifici. Non abbiamo bisogno di frasi di circostanza ma di iniziative che facciano da parafulmine per questi bambini ‘speciali’”, scrive la mamma di Andrea, bimbo che fu escluso dalla recita di Natale. “Caro presidente Conte – si legge ancora nella missiva – credo mi conosca e conosca la nostra storia perché è intervenuto il Parlamento su questa triste vicenda e anche perché la Ministra Azzolina si è attivata molto per mio figlio e per la dignità di tutti i bimbi come lui”. “L’emergenza sanitaria ha prodotto danni ovunque anche ai nostri figli, che però sono stati dimenticati. Non stanno facendo più terapia, restano chiusi in casa e li vediamo soffrire e regredire, subire crisi senza poter fare niente”, sottolinea la donna. E poi un appello: “Chiedo aiuto per Andrea e per tutti i bimbi come lui, chiedo alle istituzioni di non dimenticarci di nuovo. E’ un momento difficile per tutti, maggiormente per chi soffre”.

Tina Cioffo

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