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Contrattare per un acquisto: perché in alcune culture è considerato normale?

In parte arte e in parte scienza, contrattare è più di un mezzo per risparmiare denaro: in molti paesi è una tradizione culturale

Contrattare è un’arte che può risultare molto divertente, forse a causa del passato da commerciante di chi la pratica o per il legame che si crea durante la negoziazione.

Contrattare nel caos di un suk o di un mercato è un’esperienza imperdibile durante un viaggio. Esistono alcune regole tacite da seguire in questo gioco di parti. Di seguito, vengono elencati alcuni consigli basati sull’esperienza maturata soprattutto in Medio Oriente, nei Balcani, in alcuni paesi arabi e nel sud-est asiatico.

Contrattare per un acquisto: alcune regole d’oro

Iniziamo con il dire che, in alcuni Paesi del mondo e a contatto con certe culture, è bene tentare sempre una contrattazione su un bene o un servizio: alla fine non costa nulla e quasi sempre il venditore di turno cederà abbassando il prezzo.

Questo consiglio vale anche in alcuni casi con funzionari e forze dell’ordine: nel caso prendiate ad esempio una multa opinabile o comunque un po’ troppo severa talvolta il tentativo dà i suoi frutti.

Contrattare per un acquisto: perché per alcune culture è importante? – Pexels @Thach Tran – Ireporters.it

 

Iniziate una contrattazione se siete realmente interessati a un bene o a un servizio, contrattare per solo divertimento non è carino nei confronti di chi con quel lavoro ci vive; perdere tempo non piace a nessuno.

Questo consiglio riguarda con chi state contrattando in un suk africano la contrattazione può essere feroce, si può offrire somme incredibilmente basse rispetto alla richiesta e il venditore non si offenderà, anzi sarà quasi contento di aver di fronte un osso duro.

Ovviamente sta al buon senso non esagerare, dopotutto il venditore sa benissimo che se ti puoi permettere un viaggio qualche soldo da spendere ce l’hai. La lotta può essere dura con continue finte strette di mano, pacche sulle spalle e facce indignate, ma alla fine se ci si accorda vi siete praticamente fatti un amico.

Nel sud-est asiatico invece la contrattazione è più pacata, quasi silenziosa e si deve osservare le espressioni del venditore (il contatto fisico tra sconosciuti non è ben visto).

Se la contrattazione riguarda un prodotto alimentare, sicuramente vi verrà proposto un assaggio (magari in bicchieri dove ci hanno bevuto in chissà quanti) ed è buon costume tesserne le lodi, se non vi piace magari dite che non incontra il vostro gusto o che cercate qualcos’altro.

Invece nei Balcani i venditori sono molto più ostici: c’è spazio per la contrattazione, ma non si può offrire cifre irrisorie come in un suk. Al momento che vi comunicano il prezzo potreste dire “sono abituato a spendere meno” e aspettare un offerta più bassa.

Nei paesi di cultura turcofila comunque sono più disponibili e abituati alla contrattazione, quindi se dovete fare acquisti meglio tentare nei negozi o nei mercati dei quartieri turchi delle città balcaniche.

Non bisogna mai accettare il primo prezzo proposto: se state cercando di contrattare il prezzo di un hotel o di un altro servizio, come ad esempio il costo di una guida per farvi accompagnare da qualche parte, non offrite meno della metà della cifra richiesta.

La tecnica più antica del mondo, nonché la più efficace, è certamente quella di chiedere un prezzodire che è troppo altosalutare con un bel sorriso e via. Probabilmente nei 5 metri successivi da voi percorsi il venditore vi urlerà prezzi discendenti, anche metà del prezzo iniziale.

Potrebbe anche essere utile, durante la contrattazione, cercare dei presunti difetti nel prodotto offerto: una camera con vista su un muro di cemento può essere motivo di contrattazione, oppure un oggetto, soprattutto se fabbricato artigianalmente, può far calare il calare di parecchio il prezzo.

Inoltre cercate di fare acquisti multipli dallo stesso venditore: dopo svariati sopralluoghi, comprate dal venditore che ha più oggetti che vi interessano offrendo un prezzo complessivo così da poter contrattare sull’acquisto multiplo. Comprare da diversi negozianti, oltre ad essere più stancante vi farà spendere inesorabilmente di più.

Soprattutto nei paesi arabi conoscere qualche parola nella lingua locale vi da una marcia in più, il venditore sarà felice e orgoglioso che tentate di usare la sua lingua e sarà più accomodante.

Giulia De Sanctis

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