Confindustria e la corsa per la presidenza, per il successore di Boccia sono 5 in gara
Il successore del salernitano Vincenzo Boccia verrà designato il 26 marzo dal Consiglio generale ed eletto dall’assemblea dei delegati il prossimo 20 maggio. Per il dopo Boccia i rumors vedono pronti alla gara ben cinque candidati, tutti espressione del mondo imprenditoriale del Nord. Ai nastri di partenza ci sarebbero Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda, Andrea Illy, presidente del Gruppo Illycaffè ed ex numero uno di Altagamma, Giuseppe Pasini, industriale siderurgico e numero uno degli industriali di Brescia, Licia Mattioli, vicepresidente della Confindustria nazionale ed ex numero uno degli imprenditori torinesi, ed Emanuele Orsini, presidente di Federlegno. Non si escludono sorprese dell’ultima ora.
Al momento nessuno si è ufficialmente candidato perché il meccanismo di elezione del presidente di Confindustria ha tempi e rituali precisi. I tre saggi che comporranno la Commissione di designazione, nella prima settimana dall’insediamento, potranno ricevere eventuali auto candidature sostenute da almeno il 10% dei voti assembleari o dal 10% dei componenti del Consiglio Generale, entrambe con dichiarazione firmate dai presidenti delle associazioni o dai sostenitori membri del Consiglio Generale. Le auto candidature vanno accompagnate dalle linee programmatiche. I saggi, d’intesa con il Consiglio di indirizzo etico e dei valori associativi e con il Collegio dei Probiviri, verificheranno, sotto il profilo personale, imprenditoriale, professionale e associativo, le autocandidature. La stessa Commissione di designazione comunicherà, poi, agli interessati la conclusione degli accertamenti preliminari.
Nelle successive cinque settimane, prenderà il via il tour dei saggi su tutto il territorio nazionale. Verranno ascoltati i presidenti delle Associazioni e i più importanti componenti del Consiglio Generale. Durante questo passaggio i saggi raccoglieranno le espressioni di consenso sugli eventuali nominativi indicati dalle associazioni stesse e sulle autocandidature formalizzate nella prima settimana di lavoro. Dopo aver effettuato le necessarie verifiche di conformità alla presentazione della candidatura, la Commissione provvederà a comunicare ai Presidenti delle Associazioni, i nomi dei candidati emersi dal giro di consultazioni e le loro linee programmatiche, che saranno richieste agli stessi qualora la Commissione avrà rilevato un consenso significativo. Al termine delle consultazioni, i saggi individueranno i nominativi dei candidati che saranno chiamati ad ufficializzare l’accettazione della candidatura e ad illustrare il proprio programma in occasione del Consiglio Generale del 12 marzo.
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