Rapina alla Conad, carabiniere ferma rapinatore

Intorno alle 13 un carabiniere in borghese ha fermato un rapinatore che, pistola in pugno, ha fatto irruzione al supermercato Conad di Teverola facendosi consegnare circa mille euro. L’uomo, Massimo Andreozzi, già noto per precedenti rapine, è stato tratto in arresto dai militari della compagnia di Aversa, agli ordini del maggiore Terry Catalano.

Colpo al supermercato Conad che si trova lungo la strada provinciale Teverola- Carinaro. Oggi intorno alle 13, un uomo con il volto coperto da passamontagna e una pistola in pugno ha fatto irruzione nell’esercizio commerciale, dove si è fatto consegnare il contenuto delle casse, poco più di mille euro. Un carabiniere in borghese, in servizio all’ 8° Reggimento Lazio, che si trovava sul posto non ha esitato a rincorrerlo per fermarlo. Il rapinatore, identificato poi in Massimo Andreozzi, già con diversi precedenti per rapina, ha cercato energicamente di divincolarsi dalla presa ma il carabiniere con freddezza ha evitato la fuga. In suo sostegno sono giunti i carabinieri della compagnia di Aversa, che stavano presidiando il territorio a seguito dell’intensificarsi dei controlli scaturito dall’escalation di furti e rapine nella zona. Il rapinatore, che era arrivato al supermercato a bordo di una Toyota Yaris grigia, è stato tratto in arresto e tradotto al carcere di Poggioreale. La pistola utilizzata per la rapina si è rivelata un’arma giocattolo.

 

Rapine e furti sempre più frequenti

Non è la prima volta che l’esercizio commerciale viene preso di mira da malintenzionati, appena lo scorso 31 ottobre un uomo fece irruzione nel supermercato indossando una maschera di Halloween e impugnando una pistola. Nel giro di pochi secondi riuscì a portare via l’intero incasso. L’area in cui è situata la Conad, è ormai da mesi in balia di furti e rapine. Appena qualche settimana fa era toccato al bar del distributore di carburante che si trova a pochi metri. I bar della zona sono stati spesso sventrati con il classico colpo d’Ariete e non si contano più le auto scassinate con l’obiettivo di prelevare oggetti dagli abitacoli.

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