Clan dei Casalesi, Schiavone- Sandokan: “Le tue parole sono infamia”

Nuova udienza del processo a carico di Francesco Schiavone, alias Sandokan per l’omicidio di Giuseppe Quadrano, postino di San Cipriano D’Aversa ucciso da per ordine del clan dei Casalesi.

“Fu Schiavone Sandokan ad ordinare l’omicidio di Giuseppe Quadrano”. Lo ha confermato stamattina durante la sua testimonianza, il collaboratore di giustizia Nicola Panaro ricordando l’omicidio del postino di San Cipriano D’Aversa. Fu ucciso il 7 agosto del 1996. Aveva solo 43 anni quando lo uccisero nei pressi del bar Orientale. Panaro che aveva già reso dichiarazioni in merito a quell’assassinio, non aveva mai parlato fino ad oggi del coinvolgimento diretto di Schiavone Sandokan. Il suo primo verbale è del 2015.

“E’ infamia, solo ed esclusivamente questo”, ha detto in videocollegamento Francesco Schiavone- Sandokan commentando le parole del collaboratore Panaro, dinanzi alla Corte d’Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. “Cosa è cambiato? Perché in cinque anni non gli è venuto in mente questo particolare che lui vuole far passare per vero? Gli è stato sussurrato all’orecchio da una ‘palombella’ o gli hanno promesso qualcosa?”, ha incalzato nel suo intervento Sandokan che spera evidentemente di essere assolto dall’accusa di essere il mandante dell’omicidio di Quadrano il postino. La sua posizione con le ultime dichiarazioni di Panaro, è destinata invece a cambiare. Il postino Giuseppe Quadrano era cugino ed omonimo del killer di don Peppe Diana, il prete ucciso nel 1994 nella sua chiesa a Casal di Principe. Il pentimento del killer e dunque la sua decisione di collaborare con la giustizia, innescò da parte del clan dei Casalesi la volontà di attuare una vendetta trasversale.

“Schiavone – Sandokan, era il capo indiscusso del clan e fu lui a decidere la strategia del terrore che voleva dire uccidere i parenti dei collaboratori di giustizia per dissuaderli”, ha ribadito Panaro raccontando di un summit di camorra che vide la partecipazione anche di Michele Zagaria, Antonio Iovine, Domenico Bidognetti e Francesco Schiavone alias Cicciariello che in quel momento sostituiva Sandokan. Tina Cioffo

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