Cesa – La lettera del bambino trapiantato: “Vi prego, restate a casa”

Un bambino trapiantato di Cesa di 6 anni ha scritto una lettera in piena emergenza coronavirus: “Restate a casa”

A scrivere la lettera è Pio un bambino di 6 anni di Cesa, comune dove sono stati registrati 3 contagi da coronavirus. Il bambino, con l’aiuto dei genitori, ha voluto lanciare il suo accorato invito a tutti: “Restate a casa”. Un appello che in queste ore si moltiplica più che mai, dato che in Campania cominciano ad aumentare i contagiati e l’isolamento sociale è un’arma per combattere il contagio.

Un’arma che serve per tutelare la salute di tutti, anche quella di Pio di Cesa che a sei anni ha dovuto già fare i conti con un trapianto. Ecco il testo della Lettera

Ciao mi chiamo Pio e ho 6 anni, sono un bambino trapiantato quindi ‘immunodepresso…’ Sai cosa significa immunodepresso? Te lo spiego in 4 semplici parole: zero anticorpi – zero difese immunitarie.

Abito a Cesa e il sindaco del mio paese cerca in tutti i modo di proteggere me e altre persone più deboli come me ma…
SE TU NON RESTI A CASA, il suo aiuto sarà vano…Pensaci… Grazie

La lettera del bambino di Cesa è stata condivisa anche dal primo cittadino attraverso i social, per cercare di convincere le persone a rispettare le regole. La lettera di Pio arriva dopo quella del medico di Caserta, un altro accorato appello a restare a casa perché in questo momento “stiamo vivendo una guerra”. Intanto da più parti si moltiplicano gli appelli affinché la popolazione resti in casa. Un periodo limitato che servirà per cercare di affrontare al meglio la questione contagio, per non affollare gli ospedale. Una necessità quella di dare respiro ai nosocomi, che sono soggetti ad un afflusso non previsto. Qualora dovessero aumentare a dismisura i contagi, allora sarà veramente complicato gestire l’emergenza.

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