Stavano costruendo a Cellole su un terreno con reperti archeologici, in parte distrutti a causa dei movimenti del mezzo meccanico con il quale si stava provvedendo ad effettuare le operazioni. Per questo due persone sono state denunciate per i reati di danneggiamento al patrimonio archeologico dello Stato, violazioni in materia di ricerche archeologiche, impossessamento illecito di beni archeologici e ricettazione.
Distrutta area archeologica nel casertano
La scoperta è stata fatta dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, unitamente a personale della Compagnia di Sessa Aurunca, che a Cellole hanno posto sotto sequestro 3 particelle di terreno interessate da scavi archeologici non autorizzati dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio. In particolare, a seguito delle attività investigative coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, si è accertato l’avvenuto danneggiamento, attraverso lavori di sbancamento eseguiti con mezzo meccanico finalizzati alla realizzazione di un manufatto nelle aree oggetto di sequestro penale, di importanti testimonianze archeologiche che ha comportato la distruzione di un antico tracciato viario di epoca romana insistente lungo la strada statale Domitiana.