Cava di San Clemente, Viglione sul piede di guerra

Il consigliere regionale Vincenzo Viglione ha presentato un emendamento per sopprimere l’articolo 4 nella legge di Semplificazione che consentirebbe la ripresa delle attività per la cava di San Clemente.

Cava di San Clemente, Viglione presenta l’emendamento per impedire nuove attività

“L’articolo 4 contenuto nella legge di Semplificazione, oggi all’esame della Commissione Attività Produttive, è un vero e proprio uno schiaffo a un’intera comunità di Caserta da tempo esposta a possibili rischi per la loro salute a causa delle polveri liberate dall’attività di escavazione di una cava in località San Clemente. Attività che avrebbe dovuto terminare il 30 giugno del 2019. Con una modifica all’articolo 4, la giunta regionale intende eliminare il limite della data, trascorsa da un mese, e assoggetta la fine delle attività estrattive al completamento dei lavori del Policlinico di Caserta e al conseguente inizio delle attività di assistenza e ricerca. Tenuto conto dei tempi incerti dell’opera, attesa da anni e del cui cronoprogramma si sono perse le tracce, tantissimi cittadini saranno costretti a continuare fare i conti con le ricadute sulla salute prodotte dalle polveri liberate dall’estrazione degli inerti. Attività che ha letteralmente sventrato i fianchi delle colline a ridosso dell’area, producendo enormi criticità sotto il profilo del rischio idrogeologico”. Lo denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione.
“Per questo – annuncia Viglione – abbiamo presentato un emendamento soppressivo all’articolo in questione. La Regione scelga adesso se stare dalla parte dei cavaioli o di chi si batte ogni giorno per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini della Campania. E non è un caso se una delle priorità del nostro Governo nazionale sia stata proprio l’investimento di importanti risorse per la mitigazione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza dei territori”.

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