Castel Volturno. Fiume, mare e suolo inquinati da rifiuti e acque da fogna

di Veronica Vicario– Fiume, mare e suolo inquinati dai rifiuti e dai reflui di Castel Volturno, La Procura di Santa Maria Capua Vetere ferma lo scempio.

Il GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha convalidato il sequestro dell’impianto di depurazione di Castel Volturno, in via Tronto in destra Volturno, delle tredici stazioni di sollevamento nonché dell’intera rete fognaria del medesimo comune. Le prime ispezioni tecniche hanno constatato gravi carenze strutturali e manutentive sia dell’impianto di depurazione e sia della rete fognaria di Castel Volturno. L‘impianto appariva in una condizione più che disastrata con la maggior parte delle sezioni ed apparecchiature fuori uso. A questo si aggiunge l’ulteriore criticità degli sversamenti abusivi dei reflui in ingresso sui quali il depuratore non esplica alcun effetto depurativo, scaricandoli tal quali dapprima nel fiume, e, successivamente, in mare.

Il precedente

Il sequestro del depuratore è stato emesso, in via d’urgenza, il 2 luglio 2019 dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ed eseguito il 5 luglio dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Castel Volturno, unitamente a personale dell’Ufficio locale marittimo – Guardia Costiera di Castel Volturno, reparti co-delegati nello svolgimento delle indagini. La rete fognaria e l’impianto di depurazione risultano, dall ’11 giugno 2014 e fino al 10 giugno 2019 sono stati di proprietà dell’Ente pubblico nella persona del Sindaco del Comune di Castel Volturno, mentre la Volturno Multiutility è la società gerente del servizio idrico integrato del Comune, nonché incaricata della manutenzione ordinaria e straordinaria in relazione all’intera rete fognaria ed alle 13 stazioni di sollevamento di acque reflue urbane ed acque meteoriche asservite alla rete fognaria ed idrica del Comune di Castel Volturno ed, infine, del depuratore.

Negligenza e mancato controllo

La lunga e complessa attività investigativa, associata ad una specifica consulenza tecnico­ specialistica da parte di C.T. nominato dalla Procura, ha evidenziato rilevantissime omissioni da parte degli amministratori legali della Volturno Multiutiliy, nonché il continuo e negligente omesso controllo da parte dell’allora Sindaco del Comune di Castel Volturno. Ed infatti la manutenzione carente, difettosa, opinabile ed incongruente, operata solo caso per caso negli anni, ha condotto, da un lato al verificarsi di fenomeni di allagamento, tracimazioni e danni all’ecosistema ambientale tendenzialmente irreversibili, o reversibili solo tramite uno sforzo ed una spesa eccezionale; dall’altro ha cagionato una costante offesa alla pubblica incolumità, specie ove si tenga conto degli smottamenti e dei dissesti stradali, del pericolo di crollo delle costruzioni, con riflessi anche sul sistema ambientale circostante.

Inquinamento del fiume, del mare e del suolo

Secondo la Procura da almeno da 8 anni, i reflui del Comune di Castel Volturno tal quale vengono scaricati in fiume ed in mare senza alcun trattamento di depurazione, porta a ritenere che vi sia un’alterazione dell’equilibrio dell’ecosistema fluviale. Sarà complicato e particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali (quali l’integrale nuova mappatura della rete fognaria, ripristino delle pompe di sollevamento, integrale ri -funzionalizzazione del depuratore) per una spesa monetaria che potrebbe ammontare ad almeno 8milioni di euro.

Indagati per disastro ambientale

La Procura, a seguito delle articolate indagini, ha iscritto nel registro degli indagati l’ex Sindaco del Comune di Castel Volturno, quale proprietario della rete fognaria e dell’impianto di depurazione, nonché P.G., S.R. e M.A., quali legali rappresentanti della Soc. Volturno Multiutility, per plurime condotte antigiuridiche in materia di salvaguardia ambientale e gestione non conforme del ciclo dei rifiuti contestando l‘ipotesi di disastro ambientale, a titolo di colpa, e di gestione illecita di rifiuti.

Il sequestro

La Procura ha disposto il sequestro dell’impianto di depurazione, delle tredici stazioni di sollevamento e dell’intera rete fognaria del Comune di Castel Volturno con facoltà d’uso da parte del gestore, condizionata ovviamente ad una serie di dettagliate e puntuali prescrizioni al fine di impedire ulteriori fenomeni di inquinamento. E’ stato designato quale custode giudiziario di quanto posto in sequestro, l’attuale legale rappresentante/liquidatore della Volturno Multiutility.

Scempio fermato

L’operazione, diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e condotta in fase investigativa e operativa dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Castel Volturno e da quelli della Capitaneria di Porto, è stata resa necessaria per evitare altro danno ambientale cagionato al Fiume Volturno, al mare, al suolo ed al sottosuolo del Comune di Castel Volturno. Le acque del Volturno ed il mare raccolgono e sono costantemente contaminati dal carico inquinante, e non depurato, delle acque reflue urbane di Castel Volturno.

 

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