di Veronica Vicario- Quattro tonnellate di sigarette di contrabbando, sono state sequestrate a Casapesenna in un garage di una villetta trasformata in deposito.
E’ tornata ad essere una delle attività criminali più redditizie. Il contrabbando di sigarette deve però mettere in conto anche i diversi sequestri messi in atto dalla Guardia di Finanza,
L’ultima operazione dei finanzieri del Comando provinciale di Napoli, traccia anche uno spaccato criminale di novità.
Il sequestro
Il sequestro, giunto al culmine di un’attività’ investigativa sul territorio basata su una serie di
appostamenti e pedinamenti di alcuni automezzi, e’ avvenuto in una zona del comune di Casapesenna, in provincia di Caserta. Il paese che per oltre due decenni aveva nascosto la latitanza del capoclan Michele Zagaria, del clan dei Casalesi. Si tratta di un sequestro di 4 tonnellate di sigarette della marca inglese “May Fair”. I finanzieri hanno scoperto una villetta residenziale trasformata in “deposito casalingo”. All’interno di un garage sono state scoperte oltre 400 “casse” contenenti le sigarette fuori legge. La vendita avrebbe fruttato ai contrabbandieri ricavi per oltre 800 mila euro, con un danno alle casse dello Stato pari a oltre 700 mila euro. Arrestato il custode del deposito, un 55enne gia’ noto alle forze dell’ordine. Processato per direttissima, e’ stato condannato alla 2 anni di reclusione e alla multa di 13.700 euro.
Con il placet del clan?
I sequestri dei grossi carichi che ingrossano le cifre delle operazioni di polizia, dimostrano che l’attenzione criminale è tornata ad occuparsi del controllo di questo mercato, per anni messo da parte. Ma perché? Si fanno soldi e a guadagnarci sono tutti. Chi smercia, chi vende e chi compra visto che acquista un pacchetto di sigarette alla metà. Ogni pacchetto va da un costo di due ad un massimo di tre euro. Impossibile non immaginare che i proventi vadano nelle tasche di un’organizzazione criminale ben strutturata. E allora accade che il commercio al dettaglio si moltiplica con il placet, probabilmente, delle nuove leve del clan dei Casalesi, visto che i punti per vedere le sigarette di contrabbando sono ormai su tutto il territorio.
I punti del contrabbando
Lungo il corso provinciale di Corso Umberto I che dal ponte di San Marcellino porta fino a via Vaticale a Casal di Principe, poco meno di 7 chilometri di arteria trafficata in tutte le ore della giornata, di punti vendita se ne contano cinque. Chi vende lo fa alla luce del giorno, certo si guarda un po’ attorno ma poi procede tranquillo. I ‘dettaglianti’ fanno dei turni giornalieri e la merce viene portata nei diversi punti da due corrieri a bordo di una bicicletta caricata di buste nere piene di pacchetti. Il gioco è molto semplice. Le sigarette una volta consegnate al ‘commerciante’ di turno vengono nascoste dietro un palo o come capita a Villa di Briano, lungo Corso Umberto I, occultate nel parcheggio di un Discount, a San Marcellino dietro i fiori di un bazar cinese o dietro vecchi cartelli pubblicitari. A Casal di Principe, il mercato è in via Vaticale, poco distante dall’Itc Guido Carli. E con l’aumentare del contrabbando sono aumentati anche i guadagni per chi lo gestisce. I fumatori, si fermano a motore acceso anche perché ci vuole davvero qualche istante per comprare, pagare e andare via.