Si è svolto in mattinata l’udienza del riesame in cui sono stati ascoltati i legali di Giuseppe Santono e Pasquale fontana i cosiddetti pasticceri di Michele Zagaria accusati di associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni. I legali di Fontana hanno cercato di minare la ricostruzione fatta dal Gip, sostenendo la genericità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.
E’ atteso in settimana il verdetto del Riesame per Pasquale Fontana e Giuseppe Santoro i due pasticcieri di Casapesenna della pasticceria Butterfly, accusati di aver aiutato e favorito la latitanza dell’ex boss dei Casalesi Michele Zagaria. Questa mattinata dinanzi al Tribunale del Riesame di Napoli Pasquale Fontana, attraverso i suoi legali Guido Diana e Gaetano Anastasio, hanno puntato sulla genericità delle dichiarazioni dei collaboratori di Giustizia e la forte inimicizia esistente tra la famiglia del Fontana ed alcuni componenti del clan Zagaria, in primis il collaboratore di giustizia Barone. Sono sette in tutto i collaboratori che hanno parlato di summit di camorra all’interno della pasticceria. Ora bisognerà attendere il pronunciamento del tribunale che deciderà se confermare o annullare l’impugnata ordinanza di custodia cautelare.
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