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Casal di Principe, Questore consegna chiavi per avvio cantiere commissariato. Il Sindaco “speriamo tempi brevi”

Casal di Principe, Questore consegna chiavi per avvio cantiere commissariato. Il Sindaco “speriamo tempi brevi”

Le chiavi della villa confiscata alla camorra che sarà trasformata in un commissariato di polizia, saranno consegnate dal questore dal questore Antonio Borrelli al Provveditore per le Opere Pubbliche Giuseppe D’Addato. Potrà così essere aperto il cantiere per avviare i lavori strutturali necessari. Per il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale :”è una bella notizia che aspettavamo da tempo, speriamo di non attendere altri sette anni per veder definitivamente avviamo il commissariato”. La consegna è prevista per domani 28 gennaio alle ore 11.

Il commissariato troverà posto nella ex villa del camorrista Dante Apicella, dove nel 2008 con l’allora questore Carmelo Casabona, era stata trasferita la sezione distaccata della Squadra mobile di Caserta per stanare i latitanti del clan dei Casalesi. Quando venne inaugurato era il momento del declamato ‘modello Caserta’ con l’allora ministro Roberto Maroni all’Interno e sottosegretario Alfredo Mantovano. Il Casertano era nel pieno della stagione stragista di Giuseppe Setola che a settembre del 2008 continuava ad uccidere e a seminare il terrore, mentre gli inquirenti seguivano le sue tracce e quelle del suo gruppo di fuoco. Gli 007 sono restati nella villa confiscata, lungo Corso Umberto I, per più di sette anni. Lo smantellamento della sede aveva creato polemiche e destato preoccupazioni.

L’immobile, nel 2015 venne assegnato al Ministero dell’Interno dall’Agenzia del Demanio per richiedere il cambio di destinazione d’uso, passando cioè da uso sociale ad uso militare. «L’operazione -scrisse il Demanio- costituisce evidentemente anche una risposta alle attuali esigenze di riduzione della spesa pubblica che può passare anche attraverso la conversione dei beni confiscati in presidi di legalità razionalizzando gli spazi in uso alla pubblica amministrazione». Per poter procedere, l’immobile doveva essere sanato. La villa, come la gran parte delle case casalesi, era stata infatti costruita abusivamente. Il 20 luglio 2016 il consiglio comunale, diede il via libera.

Tina Cioffo

redazione

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