di Tina Cioffo-
A maggio si vota ma a Casal di Principe, il solito clima rovente di intese ed alleanze ha per il momento lasciato il passo ad un clima di attesa. Da tutti viene l’invito a stringere alleanze alternative all’attuale compagine amministrativa guidata dal sindaco Renato Natale, che ha per altro già annunciato la sua ricandidatura ma nessuno pare abbia voglia di fare un passo indietro per lasciare spazio ad altri.
“La maggioranza ha fatto delle cose buone ma è pur vero che molto altro deve essere migliorato con scelte completamente diverse”, dice Stefano Coronella consigliere comunale di minoranza e fra gli oppositori più attenzionati dagli attuali amministratori, per la maggior parte, pronti a scendere nuovamente in campo a sostegno del primo cittadino Renato Natale. Coronella che nel 2014 ha cominciato sostenendo il sindaco, dopo due anni scelse, in polemica con alcune scelte operative di passare nelle fila della minoranza. “Sull’ abusivismo edilizio – spiega il consigliere- la maggioranza sta usando il tema per accaparrarsi consenso, annunciando una soluzione che non c’è. Stanno solo illudendo i cittadini perché Natale e gli amministratori sanno bene che senza una legge nazionale non è possibile avanzare di un solo passo, visto che la legge regionale è stata ritenuta incostituzionale”.
“E’ necessaria una compagine specchiata e trasparente, capace di avanzare rispetto al protagonismo personale e formare insieme una squadra per il bene di Casal di Principe ma – afferma Coronella- le cose sono immobili”. “C’è ancora un tappo che non riesce a togliersi e così questa bottiglia – commenta Coronella con una metafora- non riusciremo ad aprirla e allora tanto vale tenerci Renato Natale come sindaco per altri cinque anni”.
La politica a Casal di Principe, in fondo è sempre stata contraddistinta da scenari particolari che non di rado hanno finito per interessare le cronache giudiziarie, diventando materiale per indagini ed arresti per infiltrazione camorristica. E’ da questi scenari che bisognerà evidentemente ripartire, viste anche le recenti dichiarazioni del collaboratore di giustizia Nicola Schiavone, figlio di Francesco Schiavone alias ‘Sandokan’. Per schiaovne junior “le elezioni a Casal di Principe sono state sempre controllate dal clan dei Casalesi, tranne che per la parentesi, già nel 94 di Renato Natale”.
Da una parte ci sono i grandi e vecchi osservatori che difficilmente scenderanno in campo e dall’altra c’è invece chi il campo non ha alcuna intenzione di abbandonarlo, scegliendo di ricandidarsi ogni volta.
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