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Casal di Principe, da studenti a ricercatori sul campo

di Tina Cioffo

Al ‘Carli ‘di Casal di Principe, l’alternanza scuola lavoro ha deciso di far incontrare il mondo della sanità con quello della scuola. A questo, mira infatti la collaborazione tra l’A.O.R.N. “A.Cardarelli e l’istituto casalese. “L’obiettivo – spiega Carlo Pirozzi, docente al Carli- è avvicinare due mondi fondamentali per la vita di tutti i cittadini e per il futuro professionale e lavorativo degli studenti perché possano conoscere correttamente il funzionamento di una grande struttura ospedaliera del meridione e toccare con mano il tipo di esperienza lavorativa verso cui potranno indirizzarsi una volta terminati gli studi di scuola secondaria”. Il percorso, predisposto per gli studenti del triennio dell’indirizzo di Biotecnologie Sanitarie, è stato fortemente voluto dalla preside Concetta Cosentino e dai responsabili dell’azienda ospedaliera “A.Cardarelli” nelle persone di Adele Bracco, coordinatore generale del Centro di Biotecnologie e di Santolo Cozzolino, responsabile dell’U.O.S.D. Formazione e Ricerca Biotecnologica. Gli incontri si svolgono di pomeriggio, presso il Centro di Biotecnologie sotto la guida accorta di personale altamente qualificato, impegnato nella ricerca e nella formazione. Agli studenti viene data l’opportunità di conoscere nuovi campi medici soprattutto dei trapianti, nel settore biologico e biomeccanico e nella tissue engineering. “La promozione dello studio di nuovi metodi e sistemi che – afferma la preside Cosentino- permettono lo sviluppo e il miglioramento dell’attività chirurgica e diagnostica di patologie, apre agli studenti nuovi scenari di cui gli stessi potranno essere protagonisti”.

A scuola in Spagna

L’Alternanza scuola lavoro, a maggio scorso, ha portato gli studenti del Carli anche Asturie, nella Spagna nord- occidentale. Una Regione con un tasso di disoccupazione talmente basso da divenire modello di sviluppo della penisola iberica, fiorente di tradizioni e costumi, ma anche con un’economia efficiente e solida. Il progetto, secondo un approccio multidisciplinare, ha coinvolto 15 allievi dell‘indirizzo Turismo (13 studentesse e 3 studenti) che, con l’avvicendarsi di momenti di studio di marketing teorico e di gestione aziendale a stages presso strutture recettizie della regione ( hotels di Gijon, Candas, Llanes, Oviedo), sommati a escursioni e conoscenza del territorio e della costa asturiana, hanno sperimentato una modalità di apprendimento flessibile ed equivalente sotto il profilo culturale ed educativo.

L’uso rigoroso della lingua spagnola, la scoperta dei sapori e dei gusti locali, il contatto con una società civile ben organizzata e fiera delle proprie tradizioni, hanno indotto gli studenti a rivedere posizioni comuni di compiacimento della realtà di provenienza per immaginarne una migliore”, commenta Pirozzi, il professore che ha accompagnato gli studenti per tutto il periodo insieme alla docente Antonietta Goglia. Apprezzamenti sono arrivati anche dal tutor esterno Elena Arguelles che ha riconosciuto negli allievi casalesi una forte motivazione ad apprendere in team e a rielaborare in modo originale idee e pensieri.

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