Casal di Principe, con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione a scuola contro il razzismo. Il ‘Carli’ in prima linea con “Meditate che questo è stato”.
Partire dalla memoria per evitare che possa accadere di nuovo. Il rispetto per ogni uomo, ci piacerebbe che fosse cosa scontata ma non lo è. E allora ai ragazzi va spiegato, riflettendo sugli orrori della storia e su come agire per poterli evitare. Il rispetto per ogni uomo, al di là della razza, della religione, della cultura, attraverso la conoscenza del Novecento che portò all’orrore della Shoah, va spiegato, insegnato e vissuto. Dal diffondersi dei primi sentimenti di odio razziale, alle discriminazioni, fino alla cosiddetta soluzione finale, che non riguardò solo gli ebrei ma anche i rom, i neri, gli omosessuali e i dissidenti politici.
Il progetto “Meditate che questo è stato”, promosso dall’assessorato alla pubblica Istruzione del comune di Casal di Principe e rivolto agli studenti del triennio dell’I.T. Guido Carli, si propone proprio questo. Un viaggio fisico ed ideale all’interno delle memorie tragiche della Shoah e dei totalitarismi per concludere che “il razzismo è una brutta storia” e che bisogna coltivare e diffondere i valori del rispetto per l’altro e dell’uguaglianza “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, così come recita l’art. 3 della nostra Costituzione. “Il momento centrale sarà la visita a Cracovia e ai campi di concentramento di Auschwitz- Birkenau ma – spiega l’assessore alla pubblica istruzione Marisa Diana- l’esperienza formativa è più ampia e articolata e si compone di lezioni interattive, incontri con professori universitari e testimoni ed ha il momento culminante nel confronto diretto con i luoghi della memoria: i campi, il ghetto di Cracovia, il quartiere ebraico e il museo Schindler”.
Saranno coinvolti 10 allievi del triennio dell’I.T. Guido Carli (classe IV) individuati tra gli studenti più motivati a conoscere i temi affrontati ed eccellenti nel curriculum di studi. Gli alunni saranno seguiti nel percorso e accompagnati nel viaggio da due insegnanti interni (preferibilmente docenti di storia). I giovani partecipanti al progetto avranno poi, il compito di sperimentare e poi raccontare ai propri coetanei e agli studenti delle scuole secondarie di primo grado del paese e a tutta la cittadinanza, un pezzo di questa storia, filtrato attraverso la propria sensibilità. Sono stati programmati incontri con Tullio Foa, ultimo superstite della comunità ebraica di Napoli, Gianni Cerchia, docente di Storia contemporanea all’Università del Molise. La valutazione finale del progetto sarà effettuata dall’assessore Diana di concerto con la dirigente scolastica, Concetta Cosentino e i docenti tutor interni.
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