Carta di identità, torna la dicitura madre-padre. De Magistris: “Governo del Medioevo”

E’ ancora polemica sull’introduzione delle parole padre e madre sulla carta di identità, al posto di genitore 1 e genitore 2. Il provvedimento voluto dal Viminale, sta alzando un polverone di polemiche a cui si aggiunge anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.

Carta identità: ritorna la scritta Padre-Madre

“Il Governo del Medioevo toglie dalla carta identità i genitori e mette madre e padre e quindi è contro le famiglie e in mare vuole separare madri e bimbi da padri e figli maggiorenni. Il Governo disumano colpisce ancora, alla vergogna non c’è più limite” a scriverlo in un tweet è il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris che si oppone alla decisione del Viminale. Il provvedimento è stato ufficializzato con la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, anche se questa decisione che fa felice il popolo della Lega sembra scontentare gli alleati del Movimento 5 Stelle. Sulla questione c’è anche un parare negativo del Garante della Privacy, che aveva riscontrato alcune criticità nei casi in cui la richiesta della carata di identità, per un minore, provenisse da due persone fisiche la cui responsabilità genitoriale non fosse letteralmente assimilabile alla terminologia padre o madre.

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