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Categories: Cronaca

Capone voleva diventare il re dello spaccio di droga a Caserta

C’è anche lo spaccio di droga a Caserta nelle indagini che hanno portato all’arresto dei politici Pasquale Corvino e Pasquale Carbone. Accusati dalla Dda di Napoli di aver chiesto voti al clan in cambio di soldi. Magistrati che hanno accertato anche l’imposizione di un sistema di estorsioni sul servizio elettorale. Nelle indagini emerge anche la figura di Agostino Capone, che secondo gli inquirenti aspirava a diventare l’unico fornitore degli spacciatori di Caserta.

Agostino Capone e lo spaccio di droga

Dalle intercettazioni acquisite durante l’inchiesta, in cui sono stati arrestati anche due politici casertani, è stato scoperto anche un giro di spaccio di droga a Caserta. Agostino Capone, collegato al clan Belforte, voleva diventare l’unico rifornitore di spacciatori al dettaglio di stupefacenti a Caserta. Per farlo aveva messo in piedi una sua organizzazione, ottenendo a credito, con l’intermediazione di Mario De Luca, una grande quantità di cocaina da alcuni malavitosi del casertano. Droga che avrebbe dovuto rifornire i venditori al dettaglio di Caserta, identificati in Rosario Palmieri, Roberto Novelli, Modestino Santoro, Salvatore Vecchiariello e Giovanni Gualtieri.
Oltre alla cocaina Agostino Capone aveva acquistato anche un grande quantitativo di hashish. Per farlo si era affidato da un intermediario, Alberto Russo personaggio in collegamento con la criminalità organizzata del Parco Verde di Caivano, lo stesso Russo aveva partecipato all’acquisto. Anche in questo caso la droga doveva essere rivenduta ai piccoli spacciatori, identificati in Clemente Vergone, Silvana D’Addio, Ferruccio Coppola e Gualtieri Giovanni.
Con questi grandi acquisti Capone voleva diventare il re dello spaccio a Caserta, ma il suo obiettivo è naufragato quando lo stesso Capone non è riuscito a pagare i debiti contratti con i suoi fornitori. Tanto che gli stessi, spazientiti, in una circostanza lo hanno anche prelevato dalla sua abitazione, portato in una località segreta, fino a quando non è stato pagata parte del debito.

Fabio Mencocco

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