Campania, AFASP: “Ordinanza De Luca su chiusura parchi, insostenibile per persone con sofferenza psichica e loro familiari”

 

L’ultima ordinanza del governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in merito alla chiusura dei parchi pubblici fa molto discutere e l’Associazione familiari amici sofferenti psichici della Campania, la definisce ‘insostenibile’. I parchi hanno un valore terapeutico per le persone fragili ed è per questo motivo che si prevedono deroghe.

Il presidente Vincenzo De Luca con l’ordinanza di chiusura dei parchi pubblici, non tiene conto delle esigenze, dei diritti e dei bisogni delle persone con sofferenza psichica e dei loro familiari, nonché, più complessivamente delle persone con disabilità o con sindrome autistica. A sottolinearlo con una propria nota, è A.F.A.S.P., Associazione familiari amici sofferenti psichici della Campania. “Siamo consapevoli della gravità dell’attuale situazione epidemiologica sul territorio regionale, e della necessità delle misure atte a contrastare le possibilità di contagio ma – scrive l’AFASP- la chiusura indiscriminata di parchi, ville, giardini pubblici, che va ad aggiungersi alle ulteriori restrizioni e alla sospensione o riduzione di molti servizi ed attività terapeutiche, ha una immediata e pesante ricaduta sulla salute psichica e fisica delle persone fragili“.

“In accordo con gli enti locali – suggerisce l’Associazione- si sarebbero potute e dovute prevedere per loro e per i loro accompagnatori, specifiche deroghe, consentendo modalità di accesso anche contingentato e comunque in sicurezza, come pure viene fatto in altre parti d’Italia e si è realizzato in tanti comuni durante il primo lockdown. L’accesso ai parchi e ai giardini pubblici, per molte persone, anziani, adulti ragazzi, non ha solo un carattere ludico ma anche e soprattutto terapeutico, e sospendere questa possibilità di punto in bianco, significa incidere negativamente sulla loro salute, sul loro piano terapeutico, su equilibri familiari già fortemente stressati dalla condizione pandemica”.

Il rischio è di far precipitare delle situazioni che stanno diventando sempre più complicate, con il peso che ricade interamente sulle spalle delle famiglie. E’ per questo motivo che l’Associazione familiari amici di sofferenti psichici, chiedono “con forza che il Presidente della Regione riveda l’ordinanza dando agli enti locali la possibilità di prevedere deroghe per le persone fragili e i loro accompagnatori e, più complessivamente, di definire, in accordo con le disposizioni nazionali, azioni volte a tutelare il diritto alla salute delle persone con sofferenza psichica che ancora una volta rischiano di essere considerate come figli di un virus minore”.

Gestione cookie