Camorra nell’affare delle imprese per la sanificazione dei locali

La camorra napoletana si è infiltrata nell’affare delle imprese per la sanificazione dei locali, obbligatoria per poter riaprire le attività dopo l’emergenza Covid 19

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha scoperto l’interesse della camorra napoletana, clan Vinella- Grassi, nell’affare della sanificazione dei locali. In base alle investigazioni Antonio Mennetta, considerato capo dell’organizzazione camorristica “Vinella Grassi”, sebbene sottoposto al regime detentivo del carcere duro, avrebbe mantenuto saldo – riferiscono gli uomini delle Fiamme Gialle – il controllo dell’organizzazione e delle sue strategie di reinvestimento dei profitti delle relative attività delinquenziali in società operanti soprattutto (ma non solo) nel settore della vigilanza privata e in quello immobiliare.

Al centro dell’inchiesta ipotesi di reato (associazione di stampo mafioso, estorsione, illecita concorrenza, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti). Tra i beni sequestrati svariati automezzi ed un’imbarcazione; beni che, sulla base degli elementi finora raccolti, risulterebbero direttamente o indirettamente – secondo la Finanza – collegati ad attività delittuose.

I provvedimenti scaturiscono da complesse indagini condotte su alcuni affiliati di spicco del clan camorristico denominato “Vinella-Grassi”, storicamente attivo nell’area nord di Napoli, dapprima satellite del gruppo criminale dei Di Lauro, quindi confluito nel cartello scissionista degli Amato Pagano, sino a diventare autonomo e potente clan dopo la sanguinosa faida del 2012-13 che ne ha segnato la vittoriosa contrapposizione agli Abete-Abbinante.

 

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