Biden non è riuscito a placare i dubbi sulla sua età, mentre Trump ha reiterato molti dei suoi falsi slogan elettorali. Ecco com’è andato il primo dibattito presidenziale del 2024
Il primo dibattito presidenziale tra Joe Biden e Donald Trump del 2024, organizzato dell’emittente CNN, ha introdotto regole significativamente diverse rispetto alle edizioni precedenti, questo per evitare il caos che ha caratterizzato il primo dibattito nel 2020.
I candidati hanno ricevuto solo una penna, un blocco di carta e una bottiglia d’acqua, senza possibilità di portare altri oggetti o appunti. I microfoni dei candidati sono stati disattivati durante il turno dell’altro, per prevenire interruzioni, e non è stato permesso alcun contatto tra i team delle campagne elettorali e i candidati durante le pause pubblicitarie. Inoltre, per la prima volta dal 1960, il dibattito si è svolto senza pubblico in sala. Ma andiamo nel dettaglio del dibattito!
La prima parte del confronto si è concentrata sui temi economici: Biden ha sottolineato la ripresa economica che ha guidato dopo la pandemia di Coronavirus e ha accusato Trump di non aver preso seriamente la pandemia, facendo riferimento in modo confuso ai commenti di Trump sulla possibilità di combattere il virus con un’iniezione di disinfettante. Biden ha anche affermato che la politica economica di Trump ha favorito le classi più ricche.
Trump ha risposto dichiarando, in modo errato, di aver lasciato al successore la migliore economia nella storia americana, e ha subito attaccato Biden sul tema dell’immigrazione, accusandolo di distruggere la sicurezza sociale americana concedendo benefici a numerosi immigrati illegali. Nei primi scambi, Biden è apparso confuso e poco incisivo, mentre Trump è stato impreciso ma più deciso.
Sul tema successivo, l’aborto, Trump ha chiarito le sue posizioni affermando di non voler bloccare la vendita delle pillole abortive, ma di aver nominato giudici conservatori per restituire agli Stati il potere di decidere le proprie politiche in materia, sostenendo erroneamente che molti esperti di diritto chiedessero la fine della sentenza Roe v. Wade.
Dopo un iniziale momento di confusione, Biden si è ripreso paragonando l’aborto ai diritti civili, sostenendo che non possa essere lasciato esclusivamente agli Stati.
In merito all’immigrazione, Biden ha evidenziato come la sua amministrazione sia riuscita a negoziare un accordo bipartisan per rafforzare il confine meridionale, accordo poi affossato dall’opposizione di Trump, che ha costretto i congressmen repubblicani a bocciare il progetto. Ha anche sottolineato che il suo ordine esecutivo per rivedere le politiche di asilo ha ridotto significativamente l’ingresso di immigrati irregolari.
Trump ha risposto in modo confuso, affermando di aver eliminato Abu Bakr Al Baghdadi e Qassem Soleimani, mentre Biden avrebbe favorito l’ingresso di criminali nel Paese.
Sulla politica estera, alla domanda sull’accettabilità delle proposte di pace di Vladimir Putin, Trump è stato vago, affermando che Biden ha incoraggiato Putin a invadere l’Ucraina dopo il disastroso ritiro dall’Afghanistan, e che se fosse stato lui al potere, la guerra non sarebbe mai scoppiata.
Ha anche detto che il conflitto in Israele non sarebbe mai iniziato, poiché le sue politiche avevano privato l’Iran delle risorse per sostenere Hamas.
Trump ha inoltre affermato di poter far terminare la guerra in Ucraina prima ancora di entrare alla Casa Bianca, criticando Biden per aver fornito ingenti fondi militari all’Ucraina e accusando i Paesi europei di fornire un’assistenza inferiore rispetto a quella americana.
Biden ha criticato Trump per i suoi commenti sull’eventuale mancato supporto agli alleati europei in caso di attacco russo. Ha sottolineato che, nonostante le previsioni iniziali sulla caduta rapida dell’Ucraina, grazie agli sforzi americani Kiev è riuscita in gran parte a respingere l’attacco russo, infliggendo gravi perdite all’esercito di Mosca. Ha anche ricordato che gran parte degli aiuti all’Ucraina è destinato alla costruzione di armi sul territorio americano.
Riguardo alla guerra in Palestina, Biden ha ricordato che la sua amministrazione ha fornito a Israele i sistemi d’arma necessari per la difesa, ma ha invitato alla cautela nelle aree densamente popolate.
Ha inoltre sottolineato che Israele ha accettato in linea di principio il piano di pace da lui proposto. Al contrario, Trump ha affermato che Israele deve essere messo in condizione di sconfiggere Hamas, accusando Biden di sembrare schierato con i palestinesi.
Il dibattito è diventato particolarmente acceso quando si è parlato del 6 gennaio. Trump è stato nuovamente evasivo, evitando di rispondere direttamente e affermando che in quel giorno l’economia americana era solida.
Incalzato dai moderatori, si è difeso dicendo di aver chiesto ai suoi sostenitori di manifestare pacificamente e accusando Nancy Pelosi di aver rifiutato la sua offerta di mobilitare la Guardia Nazionale.
Biden ha invece accusato Trump di essere responsabile del disastro del 6 gennaio e di non aver fatto nulla per impedire che i rivoltosi, che volevano impiccare il suo Vicepresidente, entrassero a Capitol Hill.
Riguardo ai processi in corso contro di lui, Trump ha falsamente accusato i giudici americani di essere politicamente schierati e di condannarlo per ragioni elettorali.
Sul fronte della lotta al cambiamento climatico, Trump è stato ancora una volta vago, affermando confusamente di aver avuto acqua e aria pulite durante il suo mandato. Biden, al contrario, ha sottolineato i numerosi provvedimenti di legge relativi al clima approvati durante il suo mandato, accusando Trump di aver ritirato gli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi.
L’ultima parte del dibattito ha segnato il punto più basso toccato dai candidati: interpellato dai moderatori sulla questione dell’assistenza all’infanzia, Trump ha nuovamente spostato l’attenzione sul confine meridionale, accusando Biden di non aver fatto nulla contro il fentanyl e definendolo un “Manchurian Candidate” pagato dalla Cina.
Biden ha inizialmente risposto in modo composto, richiamando l’accordo bipartisan sul confine che includeva misure contro il fentanyl. Tuttavia, i toni si sono accesi quando i candidati hanno ricevuto domande sulle rispettive età.
Biden ha risposto che la sua età non è rilevante, sottolineando il suo impegno per creare posti di lavoro. Trump ha accusato Biden di non essersi sottoposto a test cognitivi, a differenza sua, e ha citato la sua vittoria in due campionati di golf come prova del suo stato di salute. Questo ha provocato una dura replica di Biden sul peso di Trump, culminando in una serie di insulti reciproci.
Quando è stato chiesto se avrebbe riconosciuto una eventuale sconfitta elettorale, Trump è stato nuovamente evasivo, accusando Biden di portare il mondo verso la Terza Guerra Mondiale. Incalzato dai moderatori, ha dichiarato che il suo riconoscimento dei risultati elettorali dipenderà dal grado di libertà delle elezioni stesse.
Il principale sconfitto del dibattito è chiaramente il presidente Joe Biden. Nonostante la precisione delle sue risposte, Biden non è riuscito a dissipare i dubbi sulla sua età.
La sua performance è apparsa stanca e opaca, accentuata dal tono rauco della sua voce a causa di un recente raffreddore. Queste condizioni hanno generato panico tra i membri del Partito Democratico, con numerosi esponenti di alto livello che stanno apertamente chiedendo la sospensione della campagna elettorale di Biden e la nomina di un candidato alternativo.
Anche i moderatori Jake Tapper e Dana Bash escono malamente dal dibattito. Chiamati a prevenire il ripetersi delle scene caotiche del primo dibattito del 2020, hanno invece contribuito a creare nuove situazioni spiacevoli.
Hanno fallito nel garantire risposte chiare e pertinenti, specialmente da parte di Trump, spesso evasivo e fuori contesto. Inoltre, non sono riusciti a evitare la degenerazione del dibattito, terminato con insulti personali e accuse reciproche.
L’ex presidente Donald Trump risulta il principale vincitore del dibattito, principalmente a causa del tono rauco di Biden, piuttosto che per meriti propri. Nonostante numerosi errori e imprecisioni, Trump è apparso più composto e vigile.
Secondo un recente sondaggio della CNN, la performance di Trump è stata nettamente più apprezzata, un fatto insolito dato il solito scarso gradimento dell’ex presidente durante i dibattiti.
Tuttavia, la performance di Trump conferma nuovamente il suo status di politico megalomane e poco incline a rilasciare dichiarazioni supportate dai fatti, cosa che potrebbe non essere gradita all’elettorato moderato.
In ultima analisi, un’altra vittima di questo dibattito è la verità, spesso sacrificata a favore di informazioni fuorvianti, esagerazioni e vere e proprie bugie pronunciate dai due candidati.
Questo dibattito probabilmente non avrà un impatto decisivo sulle elezioni, ma potrebbe aumentare ulteriormente l’entusiasmo tra la base elettorale di Trump, più propensa a sostenere il proprio candidato rispetto ai democratici.
Nonostante Trump sia uscito meglio dal confronto rispetto a Biden, il dibattito ha confermato gli stereotipi di entrambi: Biden è apparso anziano e stanco, mentre Trump ha mostrato una tendenza a usare fake news per promuovere la sua immagine.
Visti i bassi indici di gradimento personale dei candidati, è probabile che le elezioni saranno decise da uno scarto di voti e di grandi elettori relativamente ridotto.
Anche se la campagna elettorale di Trump sembra in migliore stato di salute, va ricordato che i candidati democratici al Senato sono in vantaggio sui repubblicani negli swing states, un fattore che potrebbe risultare decisivo in elezioni così combattute.
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