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Categories: Politica

Beni confiscati, Zoppi primo consigliere comunale delegato a Casal di Principe

Nuovo approccio amministrativo per i beni confiscati alla camorra a Casal di Principe. Nominato il primo consigliere comunale delegato al ramo e stabilita nuova tabella di marcia per il riutilizzo delle ex ville della camorra.

di Tina Cioffo

A Casal di Principe c’è il primo consigliere comunale delegato ai beni confiscati. Il sindaco Renato Natale ha messo per iscritto quello che già aveva annunciato un anno fa e ha formalmente incaricato Pasquale Zoppi ad occuparsi del settore beni confiscati presenti sul territorio. Una scelta epocale che è indubbiamente un importante passo in avanti per la riappropriazione della gestione politica e dunque programmatica amministrativa del riutilizzo dei beni confiscati alla camorra. “Mi sento orgoglioso e nel contempo sento anche la responsabilità di un settore che merita tutta la nostra attenzione se vogliamo davvero far ripartire lo sviluppo del nostro territorio”, ha detto Zoppi. “E’ evidente – ha aggiunto- che con il riutilizzo dei beni confiscati alla camorra, si gioca una partita importante di credibilità e di capacità amministrativa ma è altrettanto evidente che negli ultimi due anni abbiamo già ampiamente dimostrato di essere in grado di programmare il riuso, intercettando anche dei cospicui finanziamenti per adeguare gli immobili che purtroppo il più delle volte ci vengono consegnati già in un cattivo stato”.

In programma c’è l’istituzione di un osservatorio ed un regolamento comunale proprio sui beni confiscati. “Un obiettivo che come amministrazione comunale abbiamo già cominciato a perseguire con l’interessamento di Assovoce Caserta ma è chiaro che i nostri dovranno andare oltre, parlando anche con le parti sociali che già gestiscono alcuni beni confiscati a Casal di Principe”, spiega Zoppi. In base ai registri degli uffici, il patrimonio comunale conta 58 beni confiscati al clan dei Casalesi, di cui 20 utilizzati da associazioni e cooperative sociali e 14 per fini istituzionali. Con il riutilizzo dei beni confiscati, sono stati già costruite nuove scuole e altre sono in costruzione. Più recente invece la concessione del finanziamento per trasformare una ex villa della camorra in uffici della polizia municipale. “E’ chiaro che dovrà essere un lavoro continuo con una progettazione partecipata che parta dal basso, per poter restituire alla collettività quello che di cui, per anni ci hanno privato”, conclude il neo consigliere delegato ai beni confiscati di Casal di Principe. La delega a Zoppi, segna una conquista sociale anche perché rappresenta la volontà di un Comune, che fin dal 1994 aveva affidato il patrimonio dei beni confiscati ad Agrorinasce, di rivendicare una maturità amministrativa in grado di dettare un nuovo ritmo di azioni.

redazione

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