Autismo e metodo Aba, Abate: “Perchè Caserta sì e Napoli no?”

Domani a Mugnano si terrà un convegno promosso dall’associazione La Forza del silenzio, che condividerà l’esperienza degli ultimi 11 anni nell’applicazione del metodo Aba per le persone affette da disturbo autistico.

Autismo, domani il convegno a Mugnano con esperti medici

“Perchè Caserta sì e Napoli no?”. E’ questo il titolo del convegno promosso da La Forza del Silenzio, in programma per domani a partire dalle 9.30 presso la sala consiliare del Comune di Mugnano.

Vincenzo Abate. presidente dell’associazione, ha voluto organizzare questa giornata, per “condividere la propria esperienza degli ultimi 11 anni con i genitori, le istituzioni, i giornalisti e tutti quelli che vogliono comprendere quali siano i veri disagi delle famiglie, i bisogni reali dei nostri figli, gli interventi più appropriati considerando l’età, la compromissione, il contesto familiare e sociale di vita”.

Il promotore dell’iniziativa, cui prenderanno parte anche il presidente della commissione Sanità della Campania Stefano Graziano e il consigliere delegato ai rapporti con l’Europa del presidente della Regione De Luca, Nicola Caputo, ci tiene a sottolineare che “il titolo non vuole essere polemico, bensì da stimolo affinché si centri il vero obiettivo, ossia il meglio per i nostri figli”.

Autismo, creare una rete inclusiva a 360 gradi

“L’intento principale è quello di creare una rete inclusiva a 360 gradi, dove gli enti locali, le famiglie, le associazioni di categoria, gli istituti scolastici, le cooperative sociali accreditate con comprovata esperienza nel settore possano contare sullo stesso servizio ovunque”, spiega Abate, che nell’occasione illustrerà il lavoro della Forza del Silenzio sul territorio di Napoli 2 nord.

Ricerca scientifica al centro

“Con l’attuazione del PTRI- PISS, strumento già collaudato precedentemente su Caserta, capace di soddisfare innumerevoli bisogni e diverse esigenze, proposte in sede UVI e confermate in UVIBR, tale applicazione ha dato la possibilità alle famiglie che ne hanno fatto richiesta, di utilizzare il “metodo ABA”, ovviamente con modalità esecutive personalizzate per ogni singolo richiedente”, spiega Abate.

Presso l’Asl di Caserta, in alternativa ai PTRI ed ai classici interventi riabilitativi (ex art. 26), ci sono i Voucher ABA. Nell’ambito dell’incontro si parlerà di ricerca scientifica sia dal punto di vista genetico, che chimico molecolare, con illustri scienziati come Dario Siniscalco (Dipartimento di Medicina Sperimentale Università della Campania) e Maria Giuseppina Miano (Membro del Comitato di Isituto (CdI) dell’Istituto di Genetica e Biofisica “ABT”, CNR, Napoli).

Si approfondiranno le norme giuridiche e i regolamenti attuativi capaci di giungere ad una nuova legge in grado di uniformare tutto il territorio campano, in termini di capacità operativa nell’offrire una variegata erogazione di servizi, capaci di soddisfare allo stesso modo tutto il territorio.

Abate: “E’ arrivato il momento di svegliarci, basta elemosina offerta dalla burocrazia”

“Si deve portare al centro dell’attenzione l’esigenza reale della persona affetta dal disturbo autistico e non una pseudo capacità operativa/erogativa delle varie Asl/ambiti sparse a macchia d’olio su tutto il territorio campano che interpretano le esigenze in base a parametri il più delle volte incomprensibili”, dice Abate

Abate ritiene che “oggi le istituzioni sono impreparate di fronte a questa dilagante condizione patologica e chi crede che si stia facendo abbastanza e nel migliore dei modi,si sbaglia. È arrivato il momento di svegliarci tutti e pretendere di avere quello che ci tocca di diritto, di non sottostare all’elemosina offerta dalla bieca burocrazia attenta solo ai cerimoniali, ad apparire, a far fare carriera sulla pelle dei nostri figli”.

 

 

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