Sono il pericolo dell’estate: fai attenzione, se ti pungono le meduse non devi fare queste cose, sono controproducenti.
A causa dei cambiamenti climatici e del surriscaldamento delle acque, ogni anno nei nostri mari registriamo un aumento sensibile del numero di meduse nei nostri mari.
Si tratta di un problema per la fauna marina – sempre più in difficoltà con la crescita di predatori e specie invasive – ma anche per i bagnanti. Con l’aumento di meduse cresce anche la possibilità di andare in contro a punture. Cosa c’è di meglio che fare un bagno in mare mentre il caldo afoso rende le nostre giornate torride e roventi? Un momento di refrigerio è quello che ci vuole nelle calde mattinate di luglio e agosto, le quali però possono essere letteralmente rovinate dalle meduse.
Cosa non fare se ti punge la medusa
Le meduse sono il nemico numero uno dei bagnanti e possono essere molto pericolose. A causa del contatto con i loro tentacoli proviamo dolore e bruciore, a volte anche molto forte e di estrema intensità. Ma in questi casi c’è chi mette in pratica delle misure completamente scorrette che a volte possono addirittura peggiorare la situazione.
Nel caso di puntura da parte di una medusa è bene evitare alcuni pratiche totalmente inutili e a volte anche controproducenti. Bisogna infatti ricordare che l’acqua dolce non aiuta contro le punture dei suoi tentacoli. Non allevia il dolore e, anzi, riesce a diluire le tossine presenti nel veleno con il risultato di un maggiore fastidio. Meglio evitare di grattarsi frequentemente sulla ferita, così come evitare di ricoprire la zona della puntura con della sabbia.
In questo caso i rimedi della nonna non risultano essere efficaci. Utilizzare urina, aceto, alcol oppure ammoniaca è totalmente inutile e, anzi, potrebbe addirittura infiammare ulteriormente la zona colpita dalla puntura di medusa. Non è consigliato nemmeno esporsi al sole. Questo perché il rischio è quello della comparsa di cicatrici e macchie sulla pelle.
Cosa fare quindi in caso di puntura di medusa? La prima cosa da fare è non perdere la calma e raggiungere la riva. Bisogna poi assicurarsi che non ci siano eventuali residui di tentacoli sulla pelle e, nel caso, procedere alla loro rimozione. A questo punto sarebbe utile risciacquare con acqua di mare e, dopo aver aspettato che si sia asciugata, applicare sulla pelle un gel al cloruro di alluminio. Rivolgersi invece al Pronto Soccorso se dovesse emergere malessere come difficoltà respiratorie, sudorazione eccessiva, pallore, nausea e vomito.