Attacchi di squalo sempre più frequenti: le zone interessate e il motivo (assurdo)

In aumento costante e preoccupante. Ecco in quali zone gli attacchi di squalo sono sempre più frequenti e perché.

Chi ha visto “Lo squalo” di Steven Spielberg lo sa bene. A volte questi incredibili animali possono avere un’aura di terrore impressionante, anche quando si è sulla terra ferma. Una condizione che potrebbe addirittura peggiorare dopo che, negli ultimi anni, il pericolo è aumentato a dismisura.

Attacchi di squalo sempre più frequenti: perché
Gli attacchi di squalo sono sempre più frequenti – ireporters.it

Gli attacchi di squalo agli esseri umani, infatti, sarebbero sempre più frequenti. Vediamo quindi quali sono le zone interessate e qual è il motivo di questo fenomeno.

Dove attaccano gli squali e perché

Negli ultimi giorni si sono verificati due pericolosi attacchi di squalo ad esseri umani in Florida. Questo fenomeno ha prodotto la diffusione della voce (poi rivelatasi falsa) della presenza di Orche nel Golfo del Messico. Durante l’attacco sono rimaste ferite tre persone a causa di due aggressioni differenti da parte di alcuni squali. L’episodio è avvenuto a largo della costa della contea di Walton e le vittime sono una donna di 45 anni e due adolescenti. Tutte e tre le persone avrebbero subito ferite, ma non sarebbero in pericolo di vita. L’attacco è stato condotto da uno squalo toro e sarebbe piuttosto raro.

Perché aumentano gli attacchi di squali
Ecco perché sta avvenendo tutto ciò – ireporters.it

Nell’ultimo periodo, gli attacchi agli esseri umani da parte degli squali sarebbero aumentati sensibilmente. La causa, però, non sarebbe da attribuire alla crescente presenza di orche ma, purtroppo, all’attività dell’uomo. Gli squali toro, infatti, concentrano la loro attività di caccia lungo la riva, ma la pesca con le esche attirerebbe questi animali ancora più vicino, rappresentando una minaccia per gli esseri umani. Inoltre, a causa del clima molto caldo della Florida i pesci in acqua dolce potrebbero aver subito un netto ridimensionamento. Questo porterebbe i pesci e il plancton ad avvicinarsi ulteriormente alla riva, attirando gli squali.

Il surriscaldamento globale, e marino, starebbe alterando in maniera importante anche la distribuzione di nutrienti negli oceani, causando quindi un’imponente migrazione di molti pesci. Un fenomeno che si starebbe registrando anche in Australia, dove un gran numero di specie marine si stanno spostando dalle loro zone di habitat naturale. Secondo un recente studio vi è un maggior numero di squali tigre nelle coste proprio nei periodi estivi. Questo avviene perché il riscaldamento dell’acqua rende le zone costiere perfette per la vita degli squali. Purtroppo l’attività dell’uomo e le conseguenze delle sue azioni stanno diventando sempre più palpabili.