Finalmente una buona notizia sul fronte della prevenzione. Ora arriva il vaccino contro le zanzare: ecco chi potrà farlo.
Con l’arrivo dell’estate le temperature ricominciano ad alzarsi e tutti noi tendiamo ad aprire porte e finestre della nostra casa con molta più frequenza. Questo, però, ci porta ad entrare in contatto con insetti che si intrufolano in casa e che potrebbero rappresentare un vero problema per la salute.
Tra questi vi sono ovviamente le zanzare. Ma, su tale fronte, c’è finalmente una buona notizia: è pronto un vaccino considerato efficace. Ecco chi potrà utilizzarlo e come funziona, cosa c’è da sapere.
Un nuovo vaccino contro le zanzare
Dopo mesi di sperimentazioni è arrivata, dalla Commissione europea, l’autorizzazione per il primo vaccino contro il virus della Chikungunya. Si tratta di una pericolosa malattia trasmessa da zanzare infette. Il vaccino si chiama Ixchiq ed è stato realizzato da Valneva per combattere la Chikungunya, una malattia non endemica nell’Ue, ma che potrebbe rappresentare una minaccia futura per via dell’aumento di zanzare e, dunque, di potenziali diffusori del virus. Si tratta di un vaccino iniettabile che può essere somministrato a partire dai 18 anni di età.
Gli Stati membri hanno approvato il vaccino all’unanimità dopo la pubblicazione della valutazione da parte dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali. Ciascun stato membro prenderà decisioni riguardo il prezzo e il rimborso, in base all’utilizzo effettivo da parte del sistema sanitario nazionale del proprio Paese. Il maggior pericolo per la diffusione di questa malattia sembra essere proprio il cambiamento climatico, il quale fornisce ulteriore spinta ai casi di malattie trasmesse da vettori come le zanzare infette. Questa malattia può infatti essere facilmente trasmessa dalle zanzare – in particolare le Aedes a Egypti e le Aedes albopictus – all’uomo.
I sintomi trasmessi dal virus Chikungunya si sviluppano entro 3-7 giorni dal contagio. Tra i più comuni vi sono la febbre e i dolori articolari, ma possono manifestarsi anche altri sintomi, come dolori muscolari, mal di testa, eruzione cutanea e gonfiore articolare. Nella maggior parte dei casi, gli infetti guariscono in una settimana, ma possono esserci casi in cui i dolori muscolari durano molto di più, tanto da essere invalidanti. C’è anche una piccola porzione di infetti che potrebbe sviluppare una malattia grave, tanto da sfociare in un’insufficienza multiorgano, con danni importanti anche per i neonati esposti al virus durante il parto. Lo scorso novembre il vaccino Ixchiq aveva ottenuto l’autorizzazione da parte della Fda.