Festa del 1 maggio, ‘Te l’ho mai detto?’ l’ Arcigay per i diritti del lavoro

Per il diritto al benessere nei luoghi di lavoro, l’Arcigay ha promosso la campagna ‘Te l’ho mai detto?’

Te l’ho mai detto? È il titolo della campagna social voluta da Arcigay per i diritti e la visibilità delle persone Lgbti in occasione del 1° maggio, festa dei lavoratori che quest’anno si svolge a Bologna alla presenza dei Segretari Generali di Cgil Cisl e Uil. “Il lavoro – spiega Manuela Macario, responsabile Lavoro e Marginalità nella segreteria nazionale di Arcigay – occupa una parte importante del nostro tempo e quindi della nostra vita. Il luogo di lavoro è un contenitore di relazione, di dinamiche interpersonali e sociali. Per questo è necessario che i luoghi di lavoro siano spazi sicuri, accoglienti ed inclusivi”. L’iniziativa pubblicata su arcigay.it è il risultato dell’attività svolta, dai componenti dell’area tematica Politiche per il Lavoro di Arcigay ed è stata ideata e realizzata dal comitato territoriale Arcigay Mantova che ha messo a disposizione le proprie professionalità. Il fotografo Giuseppe Gradella ha scelto i luoghi di lavoro dei propri soggetti per raccontare l’importanza, per il benessere del lavoratore e della lavoratrice, di non nascondere la propria dimensione affettiva e sessuale e la propria identità di genere.

Da dove nasce il 1 maggio

Il primo maggio si celebra la Festa dei lavoratori, un evento che ricorda le battaglie operaie combattute a metà del 1800 per la conquista di diritti e sicurezza sul luogo di lavoro. In particolare, in questa data si festeggia l’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore: una richiesta oggi normale ma del tutto rivoluzionaria nel 1855 in Australia, quando si propagò il movimento che lanciò lo slogan “8 ore di lavoro, 8 di svago, 8 per dormire”.

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