di Fabio Mencocco – In piazza contro i roghi, le associazioni dell’agro aversano serrano le fila. Ieri sera a Parete c’è stata la manifestazione del comitato Parete basta roghi, organizzato con la collaborazione dei parroci locali, delle associazioni del territorio ma anche di imprenditori e di associazioni provenienti da Trentola Ducenta e Casapesenna.
Una prima manifestazione per ribadire il proprio dissenso ai roghi di rifiuti, per mettere al primo posto il diritto alla vita che viene quotidianamente messo a rischio dalle nuvole nere dei roghi tossici. L’obiettivo dell’incontro di ieri sera a Parete in piazza Giovanni Paolo II, è proprio quello di chiedere un intervento “concreto delle istituzioni”. Insomma non una passerella mediatica o una soluzione tampone, ma qualcosa di concreto che finalmente risolva il problema. Si sentono lasciati soli cittadini e associazioni dell’agro aversano che hanno voluto far sentire la propria voce in piazza. Oramai da tempo attendono che qualcuno affronti seriamente il problema, ma fino ad ora tutti gli espedienti non hanno prodotto grandi risultati, tanto che in questa estate i roghi sono oramai all’ordine del giorno.
Solo nella giornata di ieri proprio la rete di associazioni e cittadini hanno segnalato altri due grandi incendi: l’ennesimo registrato sulla Trentola-Ischitella ed un altro alle spalle del Santuario della Madonna di Briano. Insomma non c’è un punto dell’agro aversano in cui non brucino rifiuti speciali come plastiche, amianto e pneumatici. E’ questo il nuovo fronte dell’emergenza in Terra dei fuochi, non più grandi discariche, ma micro cumuli che vengono accantonati già con l’idea di appiccare un rogo. Si, perché dietro quei roghi c’è sempre una mano criminale che innesca la prima scintilla con la voglia smaltire rifiuti illegalmente o con la volontà di creare un’emergenza in cui a guadagnare magari sono gli stessi che hanno appiccato l’incendio. E’ il sistema criminale che va debellato e sconfitto definitivamente, ma per farlo serve l’aiuto delle istituzioni, quello chiesto a gran voce dalla piazza.
Intanto in piazza il comitato Basta Roghi di Parete ha chiesto anche che non venga realizzato il sito di stoccaggio momentaneo, che dovrebbe sopperire alla chiusura di alcuni impianti di trattamento rifiuti. La nuova struttura deve sorgere in località Tre Ponti a Giugliano, che dista solo 1,3 km dal centro abitato di Parete, mentre ne dista 7 da quello di Giugliano. Insomma un incendio all’interno dell’impianto danneggerebbe tutti, non solo Parete e Giugliano ma anche i territori limitrofi come Lusciano, Villa di Briano, Trentola Ducenta e San Marcellino.
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