Le molestie sono avvenute durante il punto stampa di Elly Schlein sotto il carro del partito. “Siamo stati palpeggiati al Milano Pride“, hanno denunciato i quattro giornalisti
Quattro giornalisti hanno raccontato di essere stati molestati da uno sconosciuto durante il Pride di Milano. L’uomo, che non è stato ancora identificato, si sarebbe avvicinato al gruppo dei giornalisti e degli operatori TV per poi palpeggiarli e lasciarsi andare a gesti ancora più espliciti. Il Pd, coinvolto nel lavoro di raccolta di dichiarazioni audio e video dell’evento, ha subito approfondito il caso accertandosi che l’uomo non fosse un loro volontario, quindi ha poi smentito l’ipotesi e mostrato solidarietà per l’episodio. “Siamo affranti per l’ennesimo episodio di violenza. Condanniamo fermamente l’accaduto, denuncia non finisca nel nulla“, fa sapere il partito.
Le molestie sono avvenute durante il punto stampa di Elly Schlein sotto il carro del partito. “Siamo stati palpeggiati al Milano Pride“, hanno denunciato i quattro giornalisti. L’uomo si sarebbe approfittato della folla per infiltrarsi nel gruppo e dopo essersi avvicinato ai quattro operatori che stavano lavorando si è messo dietro di loro e li ha toccati più volte nelle parti intime. Lo sconosciuto, secondo alcune testimonianze, è stato notato mentre si aggirava tra i giornalisti che si trovavano in gruppo per l’intervista.
La segretaria regionale del Pd Lombardia Silvia Roggiani e il segretario del Pd Milano Alessandro Capelli hanno dichiarano: “In merito alle testimonianze di quattro giornalisti che hanno raccontato di aver subito molestie sessuali da parte di un uomo estraneo al Partito Democratico durante il punto stampa della segretaria Elly Schlein ieri a Milano il Pd, a ogni livello, condanna fermamente l’accaduto ed esprime la più sincera solidarietà ai cronisti. Appresa la notizia, abbiamo contattato i giornalisti coinvolti per esprimere la nostra vicinanza e per fare luce su questa inaccettabile e vergognosa vicenda. L’uomo in questione non ha nulla a che fare con il Partito Democratico. Lavoriamo affinché questa denuncia non finisca nel nulla. Siamo tutti affranti, ancora una volta, per l’ennesimo episodio di violenza. Ci battiamo al fianco di chi denuncia e contro tutte le forme di violenza di genere e molestie sessuali”.
Oltre in 350mila hanno partecipato al Milano Pride. Tra i presenti la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, che ha detto da sopra il carro del partito: “Al G7 si è persa un’occasione“, parlando dei diritti Lgbt, “per colpa del governo italiano mancano le parole identità di genere e orientamento sessuale nella dichiarazione finale. Un passo indietro clamoroso“. Schlein ha aggiunto che, con il governo di centrodestra, l’Italia è scivolata alla 36esima posizione su 48 nella classifica sui diritti Lgbt: “Non possiamo accettarlo, vogliamo portare l’Italia nel futuro e pienamente in Europa. Vogliamo il matrimonio egualitario e non lasceremo decidere alla destra chi abbiamo il diritto di amare“.
La segretaria del Pd ha ribadito la necessità di una legge sul riconoscimento delle coppie omogenitoriali “per non lasciare i sindaci da soli” e una legge contro l’omobilesbotransfobia: “Continua a essercene bisogno davanti alle tante e troppe aggressioni e discriminazioni che queste persone vivono ogni giorno“.
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