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Categories: Politica

Abusivismo e abbattimenti, minacce social al sindaco di Casal di Principe

Il problema degli abbattimenti a Casal di Principe rischia di diventare una questione sociale e nel frattempo monta anche la rabbia sui social. L’ultimo episodio sono le minacce al sindaco Natale.

“Devi fare una brutta fine”, è la minaccia arrivata sulla pagina social al sindaco di Casal di Principe, Renato Natale dopo l’abbattimento di un immobile abusivo. Una frase scritta, forse, in preda al nervosismo ma che è comunque stata segnalata ai carabinieri della compagnia di Casal di Principe e che è stata argomento, tra gli altri, dell’ultimo consiglio comunale con l’espressa solidarietà di tutti i gruppi consiliari.

“Non sono preoccupato e capisco pure che la questione degli abbattimenti possa agitare gli animi, ma fare più di quanto stiamo facendo è impossibile. L’immobile cui si riferisce la persona che certo non mi ha augurato buona salute è stato abbattuto ma era del tutto disabitato. Un particolare non di poco conto visto che siamo impegnati a trovare una soluzione per due famiglie con quattro bambini piccoli. Non sono poi mancati episodi di violenza da parte di chi non perde occasione per screditare l’azione amministrativa.”, ha spiegato Natale. Il sindaco si riferisce all’ordine di abbattimento per due abitazioni in via Ancona. Nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale aveva “lavorato per trovare una soluzione abitativa adeguata in trasparenza, predisponendo una manifestazione di interesse pubblica, andata deserta”. “In più occasioni – ha continuato Natale- ho fatto presente alle Autorità competenti tutte le enormi difficoltà che esistevano per dare alloggio idoneo ai due nuclei familiari sottolineando anche il rischio di esporre le due famiglie, ed in particolare i 4 bambini, ad una più grave fragilità sociale. Al nostro grido di aiuto la Procura aveva concesso 15 giorni di proroga del provvedimento ridefinendo la data per l’abbattimento al 13 aprile. Nel frattempo con l’attivazione della Diocesi, Caritas, le Parrocchie ed altre organizzazioni sociali è stata anche sollecitata l’Agenzia dei Beni Confiscati ad accelerare i tempi di consegna di bue beni confiscati alla camorra che, a nostro avviso, potrebbero essere usati come social housing”. Tentativi che però non hanno ancora sortito risultati. La demolizione è intanto, per il momento, rinviata. Dopo l’invio di una nota in Procura, con la quale il sindaco spiegava le difficoltà nel dettaglio, è stata infatti, ottenuta una nuova proroga di 45 giorni. Tina Cioffo

redazione

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