A tre fratelli di San Cipriano d’Aversa vietate manifestazioni sportive per due anni

Daspo per tre sanciprianesi. Si tratta dei fratelli Costantino Cantile, Ernesto e Giuseppe. Il Divieto di accesso per due anni ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive calcistica e cestistica, è stato eseguito dalla Polizia di Stato di Caserta.

La misura di prevenzione, adottata sulla base delle attività istruttorie della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Caserta, è scattata perchè i fratelli nel giugno 2019 hanno aggredito un loro coetaneo, sequestrato e malmenato ripetutamente al punto da indurlo a temere costantemente di essere ucciso solo perché sospettato di essere autore di un banale scherzo. Avvenimenti per i quali nei confronti dei fratelli Cantile è già stata applicata ordinanza di custodia cautelare in carcere.

La vicenda venne ricostruita grazie ad attività investigativa, immagini dei sistemi di videosorveglianza e intercettazioni telefoniche e ambientali, supportate dalle dichiarazioni della vittima, 31anni di Casapesenna, torturato perchè accusato di aver pubblicato una foto su un profilo falso di Instagram che ritraeva uno di loro con parrucca femminile. Secondo quanto ricostruito durante le indagini i 3 arrestati attirarono in una trappola il 31enne di Casapesenna, facendolo salire su una propria auto. Poi fu picchiato e legato al volto e alla testa e minacciato con una pistola. Inoltre i tre portarono l’uomo in un fondo agricolo di Villa Literno dove fu legato sotto un albero e picchiato nuovamente, lasciandolo quasi senza vita. La vittima denunciò tutto alle autorità, dopo essere stato curato presso l’ospedale Moscati di Aversa per le numerose ferite riportate, in cui riuscì ad arrivare grazie all’intervento di alcuni automobilisti che notarono la presenza dell’uomo ferito, abbandonato in una pozza di sangue a cui i tre aggressori rubarono anche il telefono cellulare, impedendogli così di chiamare anche i soccorsi

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