A Succivo tornano i contadini negli Orti sociali al Casale di Teverolaccio

Chi ama la terra si preoccupa quando non può curarla e le misure di contenimento Coronavirus avevano fatto temere per la ‘vita’ degli Orti sociali. Il chiarimento per le attività agricole ha fatto tornare i contadini anche al Casale di Teverolaccio.

La coltivazione e la cura degli orti e la tutela degli animali da cortile, sono attività consentite. Lo ha chiarito il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca precisando l’ordinanza del 12 aprile che aveva generato non pochi dubbi e lamentele. “Tenuto conto che le attività agricole non risultano vietate dalle disposizioni statali vigenti e che le attività di cura degli orti e poderi, anche per autoproduzione, e degli animali da cortile sono finalizzate a scongiurarne il deperimento e pertanto necessitate, gli spostamenti finalizzati a dette attività risultano consentiti sul territorio regionale”, ha scritto De Luca.

Gli spostamenti dovranno farsi nel rispetto del distanziamento sociale e dunque in forma individuale salvo che si tratti di soggetti appartenenti al medesimo nucleo familiare convivente. Grazie a queste ultime specificazioni sono ripresi anche gli Orti sociali del Casale del Teverolaccio a Succivo. Diciotto orti sociali destinati con il progetto Terra Felix ad anziani pensionati di Succivo che, attraverso pratiche di agricoltura Biologica, coltivano e producono specialità tipiche locali. I contadini collaborano alla realizzazione di laboratori didattici con le scuole al fine di tramandare alle nuove generazioni le pratiche agricole tradizionali. Un posto incantato riqualificato da Legambiente Geofilos.

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