C’è vento di guerra a San Cipriano D’Aversa e dopo la presentazione di una sola lista elettorale accompagnata dalla rottura di un’alleanza interforze c’era da aspettarselo. Se per il sindaco uscente Vincenzo Caterino pronto alla riconferma con la lista ‘Siamo San Cipriano’, “si trattava di un divorzio annunciato”, di diversa opinione sono i due gruppi politici rimasti fuori: San Cipriano nel cuore, con Gennaro Di Bonito e San Cipriano bene comune rappresentato da Cipriano Di Tella, Margherita Iovine e Peppe Pagano.
Le accuse di mancata parola data e di serietà messa in discussione, non si contano sia dall’una che dall’altra parte. “Nei mesi scorsi con il sindaco c’è stato un dialogo ininterrotto e fiumi di messaggi whatsapp, dialogo che è continuato fino a pochissime ore dal termine ultimo per la presentazione delle liste, che ha portato alla scrittura di parte del programma, alla proposta del simbolo, della sua presentazione e dell’ufficializzazione dell’intesa”, raccontano i referenti dei due gruppi rimasti con il cerino in mano ma che non ci stanno ad essere rilegati nell’angolo. “Il Sindaco – dicono- ci ha pregato in ginocchio di presentarci al consiglio comunale dove si doveva approvare il bilancio e senza la nostra presenza non si sarebbe raggiunto il numero legale, dato il forfait riservatogli dalla sua maggioranza. Noi siamo stati di parola, ci siamo presentati e anche senza votare il bilancio, gli abbiamo salvato la faccia perché senza la nostra presenza, il mandato si sarebbe concluso con un disastro”.
Era stato concordato un patto di responsabilità con tanto di dichiarazioni felicitanti a destra e a manca, inaugurazioni e bottiglie con il botto. Poi qualcosa è cambiato e secondo i gruppi San Cipriano Bene Comune e San Cipriano nel cuore, “il sindaco non è stato di parola”. “Con lui avevamo concordato un cambiamento di rotta netto rispetto ad aree lasciate completamente abbandonate da assessori assenti e irresponsabili. Giusto per fare un esempio, il mese scorso la regione Campania ha finanziato campi estivi per ragazzi e nel comune di San Cipriano non sono stati attivati perché nessuno ha risposto alla email della Regione che chiedeva il numero di minori per i quali erogare il finanziamento”, dicono gli assenti dalla competizione elettorale, senza mancare di pettegolezzo per raccontare del sindaco Caterino, particolarmente scontento di alcuni assessori. Confidenze che ora potrebbero gettare invece, cattiva luce sulla ritrovata pace della maggioranza.
“Sarà una vittoria di Pirro”, dicono senza mezzi termini e menzionando en passant la visita che i carabinieri avrebbero fatto al Comune per ritirare copia dei nomi dei candidati. Al netto delle invettive, i gruppi assenti parlano di un possibile inquinamento del voto o comunque di qualcosa che va al di là dell’incontro scontro politico. “Avevamo dato credito al sindaco, stimando per buona la sua parola anche quando, pressato da alcune candidature inopportune per vicinanza ad ambienti chiacchierati, siamo stati al gioco del “loro non vogliono”, e ci siamo accollati il ruolo degli integralisti”, commentano e poi: “Avevamo proposto un sistema diverso di assegnazioni degli assessorati, basato su criteri di impegno e competenza e non su criteri di pacchetti di voti portati da clientele ormai stratificate. A San Cipriano ci sono famiglie che garantiscono puntualmente l’elezione di un loro membro in consiglio comunale ormai da più di venti anni”. Tina Cioffo
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