A Napoli i poliziotti Coisp: “Noi senza dispositivi, allo sbaraglio contagio”

Il sindacato Coisp della polizia lamenta, a Napoli, l’assenza di dispositivi di sicurezza ed il rischio alto di contagio Coronavirus

Mentre l’OMS si affaccia già alla fase 2 esprimendosi in merito all’utilizzo costante o meno delle mascherine in ambiente aperto, mentre a Napoli il presidente della Regione Vincenzo De Luca festeggia il completamento dei lavori del nuovo Ospedale COVID e numerose Aziende donano mascherine al personale sanitario, scortate rigorosamente da personale della Polizia di Stato, i poliziotti partenopei, secondo il Coisp, sarebbero costretti a lavorare senza mascherine ed altri dispositivi di sicurezza, quasi come se fossero considerati immuni dal contagio. Eppure i dati nazionali dimostrano che non è così. Il Segretario Generale Provinciale Coisp, Giuseppe Raimondi, afferma: “A tutt’oggi, in Italia, sono più di 5mila gli agenti di Polizia che hanno trascorso un periodo di quarantena a causa del covid-19. Tra di loro circa 430 sono risultati positivi al virus, di cui 9 solo in Campania dei quali almeno 3 a Napoli, e disgraziatamente 2 sono deceduti. Dati questi, che confermano che i poliziotti non sono assolutamente immuni dal contagio, tutt’altro. Se il dato non è così allarmante è solo ed esclusivamente grazie al fatto che gli stessi poliziotti hanno provveduto, a proprie spese, all’acquisto dei DPI”.

La situazione della carenza di dispositivi di sicurezza, fra cui mascherine chirurgiche e guanti monouso è stata denunciata al Questore di Napoli. Secondo il Sindacato numerosi poliziotti partenopei continuano a lavorare in scarse condizioni di sicurezza per la salute, loro e dei propri familiari. “Non sono mancate lodevoli iniziative da parte di qualche commerciante pronto a far dono di questi dispositivi ai poliziotti napoletani, ai quali va il nostro sentito ringraziamento, ma è una solidarietà che se da un lato è stata apprezzata, dall’altro ci fa sentire umiliati”, scrive nella nota il sindacalista.

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