A Casal di Principe, barbieri a domicilio non rispettano lockdown. Colleghi sul piede di guerra

Alcuni barbieri fanno servizio a domicilio nonostante i divieti. I colleghi denunciano e chiedono controlli. Il vicesindaco Noviello assicura punizioni e fa appello alla responsabilità

“Fatta la legge e trovato l’inganno”, cita un vecchio adagio e a Casal di Principe sta accadendo qualcosa del genere. Barbieri e parrucchieri secondo le disposizioni del Governo potranno riaprire, per quel che riguarda l’avvio della fase 2, solo il 1 giugno ma c’è chi gli attrezzi del mestiere non li ha mai posati. “Di barbieri in paese ne siamo una trentina ma non tutti stanno rispettando le regole”, denuncia un commerciante con una lunga esperienza nel campo. In condizioni normali ha sempre registrato un flusso di clientela piuttosto alto. “Quando ci hanno ordinato la chiusura per evitare il contagio Coronavirus non ho dubitato un solo secondo, lasciando senza taglio di capelli anche i miei figli per attenermi alle disposizioni, ma in paese ci sono invece barbieri che non stanno rispettando né i colleghi e né le regole e questo non mi sta bene”, denuncia il titolare della barberia che preferisce non far indicare il proprio nome. Le perdite per ogni singolo esercente chiuso vanno dai tre ai quattro mila euro senza contare l’incertezza per il futuro. “In più occasioni, quando sono uscito per commissioni necessarie ho visto miei vecchi clienti con tagli di capelli freschi confezionati ed è evidente che da soli non avrebbero potuto farlo. Allora mi chiedo per quale motivo i controlli che valgono per me e per altri, non valgono poi per tutti?”, dice amaramente il barbiere.

Chiesti controlli e Noviello si appella al senso di responsabilità

Sulla sua stessa linea anche un altro collega, più giovane ma ugualmente deluso dalla situazione che si è creata a Casal di Principe e che per il prossimo mese rischia di far saltare tutti gli equilibri fin qui mantenutisi. “So con certezza di barbieri che vanno a domicilio per taglio dei capelli e barba. Altri – dice- si sono addirittura organizzati in una stanzetta a casa senza alcun rispetto. Ora, comprendo le difficoltà economiche alle quali tutti siamo soggetti ma so per certo di colleghi che potrebbero affrontare ancora altri mesi di chiusura senza andare in irrimediabile crisi. La questione va affrontata subito, avverte il secondo barbiere. “Dell’incresciosa situazione ho già avvisato il comando della polizia municipale chiedendo l’intensificazione dei controlli”, dice Vincenzo Noviello vicesindaco di Casal di Principe e aggiunge: “Capiamo tutti i disagi determinati dall’emergenza e dal lockdown ma se non rispettiamo le regole rischiamo di vanificare tutti gli sforzi fatti fino a questo momento ed è per questo motivo che faccio un appello alla responsabilità. Il possibile contagio Coronavirus non è ancora alle nostre spalle e violando le regole stiamo mettendo tutti in pericolo serio. Rispettiamo chi rispetta e puniremo chi si sta prendendo gioco di tutti noi”.

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