I livelli dei corsi d’acqua in Campania è sotto attenzione. Il volume sta crescendo con il ritorno delle piogge. E’ quanto emerge dall’indagine settimanale dell’Unione regionale Consorzi gestione e tutela del Territorio e Acque Irrigue della Campania (Anbi Campania) che compila il suo bollettino interno, contenente i livelli idrometrici raggiunti dai principali corsi d’acqua (Fonte: Regione Campania, Centro Funzionale Protezione Civile) nei punti specificati ed i volumi idrici presenti nei principali invasi gestiti dai Consorzi di bonifica della regione e –
per il solo lago di Conza della Campania – dall’Ente per l’irrigazione della Puglia Lucania e Irpinia.
Il Sele cresce nettamente. Rispetto a quanto registrato negli ultimi quattro anni, questo fiume presenta valori idrometrici decisamente superiori alla media in tutte le stazioni rilevanti. Nella
stazione della foce i valori invece si tengono di poco sopra la media 2016-2019.
Il Volturno denota una più sostenuta ripresa dei livelli idrometrici rispetto alla scorsa settimana, mentre resta al di sotto della media degli ultimi 4 anni, tranne in foce. Iniziano ad aumentare gli apporti anche dei principali affluenti, specie sul sottobacino del Calore Irpino, meno influenti i versanti del Molise e della Piana di Alife.
Infine, il fiume Garigliano presenta livelli idrometrici non sempre crescenti sulla settimana precedente ma in media inferiori a quelli medi dell’ultimo quadriennio.
Per quanto riguarda gli invasi, la diga di Piano della Rocca su fiume Alento è attestata a quasi 7,3 milioni di metri cubi e contiene circa il 29% della sua capacità, in crescita sulla settimana precedente. L’invaso di Conza della Campania sull’Ofanto cresce di circa 5 milioni di metri cubi.