E’ stato convalidato dal Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il sequestro dell’impianto di grigliatura dei Regi Lagni. Ovvero la struttura posta alla foce del canale a Castel Volturno, che dovrebbe impedire che i rifiuti solidi galleggianti come quelli elettronici, gomme di auto, bottiglie di plastica ed anche carcasse di bufale, vado a finire in mare.
Sequestro griglia Castel Volturno
Il sequestro d’urgenza della griglia dei Regi Lagni era già stato emesso dalla procura di Santa Maria Capua Vetere lo scorso 18 giugno. L’impianto è gestito da Sma Campania, società in house della Regione Campania, dal 21 luglio del 2016 in forza di una scrittura privata sottoscritta tra quest’ultima e l’Ente provinciale. La struttura che si estende per un’area di circa 110 mila ettari, distribuita fra le province di Caserta, Napoli ed Avellino, hanno ha la funzione di raccogliere i numerosi scarichi urbani ed industriali senza controllo ed evitare che si riversino in mare. Dunque la rimozione dei rifiuti solidi dal corso pluviale sarebbe l’obiettivo voluto fin dal 2006 dall’amministrazione provinciale di Caserta.
Griglia Castel Volturno: i problemi
Fin dalla sua ultimazione del 2013 sono stati subito evidenti i problemi di funzionamento della griglia di Castel Volturno posta alla foce dei Regi Lagni. Questo, secondo quanto scrive la procura, a causa dell’impreparazione dell’amministrazione provinciale di fronteggiare correttamente i costi e le implicazioni tecnico amministrative dell’opera, che avrebbe dovuto rappresentare un presidio ambientale a tutela dei cittadini e del mare. Per cercare di ristabilirne la funzionalità il 5 luglio del 2016 il sindaco di Castel Volturno con un’ordinanza intimava alla Provincia di Caserta ed alla Sma Campania, di ripristinare nel più breve tempo possibile il funzionamento dell’impianto. Così si è arrivati ad una scrittura privata tra Sma Campania e amministrazione Provinciale con la quale Sma si assumeva l’onere di gestire la griglia di Castel Volturno. Con questo atto si sanciva come si sarebbero dovuti compiere interventi in 4 fasi, l’ultima delle quali sarebbe dovuta terminare con la consegna dell’impianto alla Regione Campania che avrebbe poi individuato il gestore. Ad oggi però la Regione non ha avviato alcun iter.
Mare sporco e problemi ai depuratori
A causa di queste inefficienza la griglia non ha assolto al suo ruolo di prevenzione dell’inquinamento il che ha creato anche allagamenti e rigurgiti delle acque in uscita dal vicino impianto di depurazione di Villa Literno – Foce Regi Lagni, a cui si aggiunge l’alterazione dell’ecosistema dei Regi Lagni che emettevano odore nauseabondo a causa della presenza di rifiuti nelle acque. Durante le indagini è stato messo in luce come la Sma Campania, in mancanza di autorizzazioni, abbia raccolto con una pala meccanica oltre 56 chilogrammi di rifiuti grossolani dalle acque del canale e di rifiuti trattenuti dalla griglia. La procura della Repubblica ha iscritto Sma nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di inquinamento ambientale e gestione illecita di rifiuti, mentre il sindaco di Castel Volturno, Luigi Petrella è stato nominato custode giudiziario dell’impianto che potrà continuare a funzionare nonostante il sequestro.