Non tutti sanno cosa succede ai buoni fruttiferi in caso di morte di uno dei co-intestatari. Il rischio non è da sottovalutare: lo scenario.
Tra le soluzioni di risparmio più utilizzate dagli italiani troviamo sicuramente i buoni fruttiferi postali. Negli ultimi tempi questi sono diventati nuovamente competitivi, anche grazie all’aumento dei tassi di interesse. Per questo, ad oggi, i buoni fruttiferi postali sono ancora una volta gli investimenti preferiti dagli italiani, in compagnia dei libretti postali ed i nuovi Btp Volere 2024. Anche Poste Italiane ha rivelato come questo sia lo strumento più sottoscritto dagli italiani.
In quello che è un periodo di totale incertezza economica, solamente il 37% degli italiani ha investito e soprattutto ha risparmiato. Nonostante questo, Poste Italiane ha voluto rilanciare dei nuovi strumenti di gestione di risparmio. L’ultimo di questi è il Buono Fruttifero Premium. Ovviamente però bisogna conoscere anche le problematiche di questi strumenti. Non tutti gli investitori sanno che è possibile co-intestare i buoni a più soggetti. Delle volte potrebbe venire a mancare uno dei co-intestatari e sapere cosa succede dopo è fondamentale.
Buoni fruttiferi, cosa succede alla morte di un co-intestatario: fai molta attenzione
I Buoni fruttiferi di Poste Italiane rappresentano una forma di investimento ampiamente diffusa, apprezzata per la sua sicurezza e trasparenza. In molti potrebbero non essere a conoscenza delle implicazioni legate alla co-intestazione di tali buoni e alle procedure da seguire in caso di decesso di uno dei co-intestatari. La co-intestazione dei Buoni fruttiferi è un’opzione consentita, che permette a più persone di essere indicate come titolari, fino a un massimo di quattro soggetti.
Ognuno di essi ha il diritto di richiedere il rimborso in modo indipendente, a meno che non sia stata espressamente esclusa tale facoltà al momento della sottoscrizione del buono. Tuttavia cosa accade se uno dei co-intestatari muore? La normativa vigente stabilisce chiaramente che la parte del buono appartenente al defunto viene distribuita tra i suoi eredi, seguendo le disposizioni testamentarie se presenti, altrimenti in base alla legge vigente in materia di successione.
È importante notare che, nel caso di buoni cointestati con la clausola “pari facoltà di rimborso” (cpfr), ogni co-intestatario ha il diritto di richiedere il rimborso dell’intera somma in modo autonomo, presentando il titolo cartaceo. Questo significa che, in caso di decesso di uno dei co-intestatari, gli altri possono richiedere il rimborso dell’intero importo senza necessità di consenso da parte degli eredi del defunto. Essere informati su queste disposizione permette di gestire correttamente i Buoni Fruttiferi.
Per richiedere il rimborso sarà necessario recarsi presso un Ufficio Postale con il titolo cartaceo, la carta d’identità e il codice fiscale, fornendo così tutti i documenti necessari per l’operazione. Quindi, se da una parte la co-intestazione dei Buoni fruttiferi postali offre flessibilità e sicurezza, dall’altra bisogna essere ben a conoscenza delle procedure da seguire in caso di decesso di uno dei co-intestatari.