Caporalato, ministra Bellanova: “serve aiuto dei consumatori”. L’invito tende a risolvere la piaga dello sfruttamento.
“Contro il caporalato bisogna agire in modo sistemico: repressione e prevenzione, azioni coordinate su trasporti, logistica, ospitalità, servizi, controlli. Intervenire solo su uno di questi aspetti, lasciando varchi, rischia di far fallire l’obiettivo”, lo ha detto la ministra all’Agricoltura Teresa Bellanova affrontando una piaga dei consumi e dei lavori nei campi. L’obiettivo è una più equa distribuzione del valore nella filiera agroalimentare e trovare un’alleanza col cittadino, difatti però quello che si vede in alcuni campi ha poco a che fare con l’etica del lavoro e dalla stagione contadina. I lavoratori, per lo più stagionali, continuano ad essere sfruttati.
Il compito del consumatore
“È il consumatore che deve aiutarci a spezzare la catena dello sfruttamento, perché se un prodotto viene venduto sotto il costo di produzione, c’è qualcuno che quel costo lo paga”, ha detto la Ministra. “Sia il lavoratore in nero o l’azienda agricola o di trasformazione che non ce la fa. Sulla Rete del lavoro agricolo di qualità, infine, il piano stesso segnala l’esigenza che condivido di rendere effettiva la sua essenza di precontrollo delle aziende, orientando così i controlli sui non iscritti, e va rafforzata nell’apertura delle sezioni territoriali e nelle premialità collegate”.